“L’idea di sostenibilità ora è concreta e non più solo filosofica”. Con queste parole, il sindaco di Venezia, Luigi Brugaro, ha tenuto a battesimo la neonata Fondazione “Venezia capitale mondiale della sostenibilità” nella cornice della Sala del Consiglio, nel Palazzo della Prefettura a Ca’ Corner. “Nessuno vuole inquinare e chi lo fa, è giusto che vada punito. Adesso c’è un progetto generale della città e sta venendo fuori, molte sono cose che abbiamo già fatto”. Ha quindi ricordato l’impegno per la riconversione della centrale a carbone dell’Enel, passando al gas. 

Il primo cittadino ha rimarcato le sue richieste, anche verso Eni, per scommettere sull’idrogeno: “In qualche modo, mi sento di aver partecipato a queste scelte aziendali complicatissime. Eni ha annunciato da poco la volontà di voler costruire un impianto di produzione di idrogeno in Italia. Una cosa importantissima, immagino dentro la Raffineria ma poi sulle zone discuteremo tutti insieme”. Proprio su questo fronte, ha annunciato l’imminente fine dei lavori del primo distributore fisso ad idrogeno in Italia, che punta ad incentivare il turismo dal Nord Europa. 

“Questo permetterà ai nostri amici tedeschi con le auto ad idrogeno di venire in Italia, con un’autonomia di 600 chilometri”. Sul tema c’è anche una collaborazione con Toyota. Ha poi ricordato **l’investimento per l’acquisto di autobus elettrici al Lido e a Pellestrina**, “ancora una volta combattendo contro comitati e le paure. Ma l’elettrico non va a pedali”. Sul fronte rifiuti, poi, ha avanzato l’idea di un termovalorizzatore per smaltire la parte di rifiuto non differenziabile, al posto del conferimento in discarica: “La sostenibilità deve essere economicamente funzionale”.