Nell’alimentazione di cani e gatti cresce la domanda di proteine alternative, di prodotti personalizzati e di trasparenza degli ingredienti. Sono solo alcune delle nuove tendenze, dopo un anno di Covid, che plasmeranno il futuro del pet care, individuate da Purina nel Society Report 2020. Basandosi su una ricerca di mercato e oltre 100 interviste a esperti del settore, tra cui veterinari e media, Purina ha messo in evidenza le otto tendenze che plasmeranno il futuro del pet care, insieme alle sei sfide che questo settore dovrà affrontare.  

Le 8 tendenze. 1. L’aumento del possesso di pet: i più recenti dati, pubblicati da Euromonitor, hanno indicato un’accelerazione nell’adozione di pet in Europa, Medio Oriente e Nord Africa, rispetto al 2019, anno in cui popolazione di pet era pari a 3 milioni. Nel 2020, la popolazione totale è cresciuta toccando i 5,1 milioni di pet in tutta l’area, con una crescita del 70%. 2. Il Future of work: i cambiamenti dovuti alla recente esigenza di poter lavorare da remoto hanno inevitabilmente modificato quello che sarà il futuro del lavoro. 

3. Il passaggio all’e-commerce: la crescita del settore e-commerce, causata anche dalle misure imposte dalla pandemia , è incrementata portando il segmento a toccare guadagni mai raggiunti prima. 4. La crescente preferenza per ingredienti alternativi e proteine alternative: la diminuzione delle risorse naturali disponibili su scala globale impatta sulla necessità di ridurne il consumo oppure sulla ricerca di fonti alternative. Inoltre, poiché i cosiddetti ‘Millennial pet parents’, che appartengono alla Generazione Y, considerano i loro cani e gatti come membri della famiglia, è stato riscontrato come sempre più cani seguano diete flexitariane, con alimenti a base di proteine animali e vegetali.  

5. La costante richiesta di alimenti più naturali, guidata dalle crescenti preoccupazioni per la salute e il benessere degli animali. 6. La crescente consapevolezza dell’impatto sociale del possesso di un pet: l’opportunità di influenzare positivamente la salute umana, l’istruzione e le comunità. 7. Le soluzioni senza interruzione di continuità, basate e ottimizzate sull’intelligenza artificiale (Ia), inclusa la nutrizione personalizzata. Le persone sono sempre alla ricerca di modi nuovi e intelligenti per la gestione delle proprie vite, attraverso la tecnologia digitale, che si basa sui big data, sull’Ia e sull’intelligenza predittiva.  

Man mano che la tecnologia rende possibili esperienze migliori per i consumatori e offre loro nuovi servizi in vari ambiti delle loro vite cresce anche l’aspettativa per prodotti personalizzati, piacevoli e che non diano alcun tipo di problematica . 8. Le nuove esigenze di trasparenza aziendale. I consumatori vogliono essere in grado di valutare autonomamente l’impatto che le loro decisioni di acquisto hanno sull’ecosistema, inclusi gli impatti ambientali, il benessere degli animali nella catena del valore e la trasparenza degli ingredienti.  

Le 6 sfide emergenti. 1. La resilienza della catena di approvvigionamento. Nel corso del 2020, le aziende produttrici hanno dovuto affrontare sfide senza precedenti, a causa della pandemia globale. Gli ostacoli alla salute della forza lavoro, l’approvvigionamento di materie prime e il commercio transfrontaliero hanno in alcuni casi inciso sulle scorte che potrebbero avere un impatto nel futuro prossimo. 

2. L’accesso limitato ai prodotti per la cura dei pet ad un prezzo accessibile a causa della disponibilità e dell’impatto della pandemia sui redditi. 3.La scarsità degli ingredienti e la necessità di gestire la disponibilità di risorse limitate, pur mantenendosi entro i limiti per il rispetto del pianeta. 4. L’impegno, già dichiarato da Nestlé, per il raggiungimento dell’azzeramento delle emissioni (‘net zero’) e dei nuovi potenziali modelli di business.  

5. L’impatto ambientale dell’approvvigionamento e dell’imballaggio sulla salute del pianeta. 6. La continua trasformazione dell’economia guidata dalla tecnologia e il modo in cui e produciamo il cibo per i pet.