Oggi si celebra la Giornata Europea dei Parchi che ricorda la data di istituzione in Svezia del primo parco nazionale d’Europa, il 24 maggio del 1909. In Italia i primi parchi nazionali furono istituiti nel 1922 con il Gran Paradiso e il Parco d’Abruzzo.
In Italia attualmente il sistema delle aree naturali protette è composto da 24 Parchi Nazionali, 133 Parchi Regionali, 147 Riserve Naturali Statali, 30 Aree Marine Protette, oltre 360 Riserve regionali, inoltre una vasta rete di siti protetti la maggior parte dei quali rientranti nella Rete Natura2000.
Una complessa rete la cui missione primaria è la tutela della biodiversità e degli habitat e che garantisce un importante contributo sia per il contrasto e l’adattamento ai mutamenti climatici che per buone pratiche di sviluppo sostenibile. L’Italia è ricca boschi e foreste che costituiscono un patrimonio naturalistico inestimabile. Nel nostro paese abbiamo 820mila ettari di boschi e foreste nei parchi italiani che svolgono funzioni ecosistemiche fondamentali, fra queste l’assorbimento di 145 milioni di tonnellate di CO2 eq/anno.
Nei soli Parchi nazionali negli ultimi 10 anni sono stati attivati 1700 progetti di ricerca mentre in media ogni anno si svolgono 45 operazioni di reintroduzione e ripopolamento di specie a rischio.
“Quest’anno, come Federparchi, abbiamo deciso di titolare la Giornata Europea dei Parchi al tema del respiro, che vuol dire ricordare il legame stretto tra la natura e la salute – afferma Giampiero Sammuri presidente di Federparchi, intervenendo oggi all’iniziativa del Parco dell’Alta Murgia – Le aree protette possono e devono svolgere un ruolo fondamentale sia per la ripresa psico-fisica delle persone, sia per la ripresa economica dei territori e delle comunità. I parchi, infatti, sono dei straordinari laboratori di sviluppo sostenibile e possono svolgere un ruolo di battistrada in quello che l’Unione Europea ha chiamato il News Green Deal per la ripartenza dopo la pandemia”.