Grazie ad api e altri insetti impollinatori l’84% delle principali colture coltivate per il consumo umano in Europa è in grado di migliorare la qualità e i rendimenti di prodotti come frutta, verdura e frutta secca. Impegnarsi per impedire la scomparsa degli impollinatori significa fare qualcosa per il futuro della nostra sicurezza alimentare. Nell’ambito della propria campagna Food4Future il Wwf invita i cittadini a chiedere alla Commissione Europea, il divieto dei pesticidi più pericolosi per le api e gli altri impollinatori, e più sostegno all’agricoltura biologica.
Si celebra oggi, 20 maggio, la Giornata Mondiale delle Api, istituita nel 2017 in ricordo della data di nascita dello sloveno Anton Jansa, pioniere dell’apicoltura. Per l’occasione il Wwf si mobilita per rilanciare la raccolta delle firme in difesa delle Strategie Uw ‘Farm to Fork’ e ‘Biodiversità 2030’ che fissano importanti obiettivi per la conservazione delle api e altri insetti impollinatori, come la riduzione del 50% dei pesticidi, la creazione di aree per la tutela della biodiversità nel 10% delle aree agricole e il 25% di superficie agricola certificata in biologico entro il 2030. L’obiettivo della petizione è raggiungere un milione di firme.
“L’impollinazione è uno dei servizi ecosistemici più importanti forniti dalla Natura per il benessere umano e per la nostra economia. L’88% di tutte le piante selvatiche con fiore dipendono in vasta misura dall’impollinazione animale, mentre delle circa 1.400 piante che nel mondo producono cibo e prodotti dell’industria, quasi l’80% richiede l’impollinazione da parte di animali, non solo api domestiche e selvatiche, ma anche vespe, farfalle, falene, coleotteri, uccelli, pipistrelli e altri vertebrati” afferma Franco Ferroni, responsabile agricoltura & Biodiversità del Wwf Italia.
“Considerando le sole api selvatiche si tratta di un vero e proprio esercito di oltre 20.000 specie di animali da cui dipende il 35% della produzione agricola mondiale, con un valore economico stimato ogni anno di oltre 153 miliardi di euro a livello globale e 22 miliardi di euro in Europa”, aggiunge Ferroni.
“É importante raggiungere l’obiettivo di 1 milione di firme per fare sentire in Europa la voce dei cittadini che chiedono norme più severe per l’uso dei pesticidi e l’eliminazione delle sostanze chimiche riconosciute dannose per le api e gli altri impollinatori, come i tristemente noti neonicotinoidi. Le Strategie europee presentate proprio il 20 maggio dello scorso anno infatti, vanno nella giusta direzione ma vanno difese da chi per propri interessi vorrebbe indebolirle e rendere i loro obiettivi non vincolanti per gli Stati membri”.
Una importante decisione per garantire la tutela degli impollinatori è prevista proprio oggi in Parlamento con la discussione del ddl n.988 relativo alle ‘Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico’, che potrebbe diventare finalmente legge dello Stato, proprio nel giorno dedicato alle api.
Il termine per la raccolta delle firme in difesa delle api domestiche e selvatiche ed altri impollinatori scadrà a settembre e il Wwf invita tutti i cittadini italiani a partecipare all’Ice ‘Salviamo Api e Agricoltori’ chiedendo all’Unione Europea un’agricoltura senza pesticidi ed una Politica Agricola Comune più sostenibile, amica delle api.