Agire insieme per costruire un futuro sostenibile e mettersi in gioco come comunità con un obiettivo: sviluppare un potenziale di progresso illimitato. E’ questo l’obiettivo di E.on Italia che, nella prima edizione del Profilo di Sostenibilità, racconta i principali traguardi economici, ambientali e sociali conseguiti nel 2020 dimostrando come un modello di business responsabile e sostenibile può produrre risultati concreti.
Il nostro gruppo, spiega all’Adnkronos, Marcello Donini, Corporate Social Responsibility Manager di E.On Italia, “da tempo si è posto l’ambizione di mettere in campo azioni per contrastare il climate change e favorire la sostenibilità nell’accezione più ampia possibile. A dimostrarlo è anche il percorso dell’azienda che a partire dal 2016 ha ceduto tutti gli asset di generazione da fonte fossile. Una scelta significativa che ha trasferito nella strategia un pensiero molto forte”.
L’impegno per l’ambiente e il clima. “Già l’anno scorso – spiega Donini – il gruppo si è dato un obiettivo molto importante di carbon neutrality. Per quanto riguarda l’emissione di carbonio di scope 1 e 2, e quindi più sotto il controllo diretto dell’azienda, c’è un impegno al 2030 di riduzione del 75% e di arrivare al carbon neutrality al 2040. Per scope 3, e quindi le emissioni che non controlliamo, ovvero l’energia elettrica che compriamo e il gas che vendiamo, c’è un impegno di ridurre le emissioni del 50% entro 2030 e carbon neutrality al 2050. Questo impegno che rappresenta un faro”.
Tra gli obiettivi significativi, sottolinea Donini, “c’è quello di proporre sempre più energia da fonte rinnovabili. Non ci dovrebbe essere più la scelta tra l’energia da fonte fossile e verde e noi lo stiamo facendo. L’anno scorso abbiamo venduto qualcosa come 640mila mwh di energia da fonte rinnovabile al solo segmento residenziale ed è un numero importante”.
In un contesto di trasformazione, spiega il Csr manager E.On Italia “è importantissimo educare il consumatore, oggi più sensibile a queste tematiche. Da anni leggo ricerche che dicono che il consumatore sarebbe disposto a spendere qualcosa in più per cose verdi peccato ma nella realtà poi non era così. Oggi invece i fatti ci dimostrano che questo sta avvenendo con un traino di aziende che sono sempre più sensibili”.
Tra i principali progetti di sensibilizzazione messi in capo dell’azienda c’è #Odiamoglisprechi che, nell’edizione 2020, ha coinvolto 4.500 alunni di 180 classi delle scuole primarie e secondarie di primo grado in un percorso di educazione civica a supporto dei programmi scolastici. C’è poi il progetto Boschi E.On, che ha raggiunto il traguardo dei 100mila alberi piantati in Italia, coprendo un’area di 100 ettari e assorbendo oltre 74.000 tonnellate di Co2, ed Energy4Blue, che, in collaborazione con Legambiente, dal suo avvio nel 2019, ha contribuito a ripulire oltre 240km di spiagge italiane dai rifiuti e dalla plastica, oltre a sostenere l’attività dei Centri Recupero Tartarughe Marine di Manfredonia (Fg) e le attività di Filicudi Wildlife Conservation.
Il momento che stiamo vivendo, con la pandemia che ha messo in discussione i vecchi di modelli di business, “è certamente epocale” commenta il csr manager di E.on Italia. “All’inizio dell’emergenza sanitaria ho temuto che il tema della sostenibilità potesse andare in coda ad altre priorità ma per fortuna non è andata così. Credo che l’Ue stia facendo un grandissimo lavoro anche per porre un obiettivo importante; è una dichiarazione che inevitabilmente comporta un percorso e questo sarà determinante”.
In Italia, secondo Donini, per realizzare una vera transizione ecologica, sarà fondamentale “disporre di autorizzazioni più semplici. Se le fonti rinnovabili sono importanti allora c’è bisogno che questo possa avvenire in un lasso di tempo ragionevole: le aziende devono investire ma devono avere anche la certezza delle autorizzazioni”.