Anche se potrebbe realizzarsi lo scenario da tutti temuto, un risultato incerto, il vantaggio di Biden spinge le piazze finanziarie globali. Il quadro che finora arriva dalle elezioni statunitensi presenta una sola certezza: una schiacciante vittoria di uno dei due contendenti, ad essere favorito era il democratico, non si realizzerà.
L’assenza di un risultato chiaro rappresenta lo scenario peggiore per i mercati, anche perché Trump si è dichiarato vincitore con lo spoglio ancora in corso ed ha fatto sapere che ricorrerà all’intervento della Corte Suprema.
Partite in rosso, anche in scia dei forti acquisti registrati ieri, le borse europee hanno via via recuperato terreno chiudendo in solido territorio positivo. A Piazza Affari in particolare, il Ftse Mib ha messo a segno un +1,96% (19.358,28 punti) e lo spread con i decennali tedeschi ha segnato una contrazione di oltre un punto percentuale a 130 punti base.
Sul paniere delle blue chip la performance migliore è stata registrata da Nexi (+6,66%). Inizialmente accolta con scetticismo, la notizia della possibile acquisizione di Nets anche oggi ha spinto il titolo. Giornata decisamente positiva anche per Diasorin (+3,79%)) e per Intesa Sanpaolo, che ha presentato i conti del terzo trimestre.
L’istituto, la cui azione ha chiuso in rialzo del 3,71%, ha terminato il terzo trimestre con un risultato netto di 507 milioni di euro, contro stime fissate a 497,1 milioni. Sotto il consenso invece il fatturato, a 4,08 miliardi (4,43 miliardi per gli analisti), e gli accantonamenti, a 853 milioni (attese a 992). Per il 2020, la banca ha stimato un utile netto (senza tenere in considerazione l’acquisizione di UBI Banca) non al di sotto dei 3 miliardi di euro.
Domani sarà invece la volta di UniCredit (+2,13%). Secondo le stime pubblicate da Piazza Gae Aulenti, tra luglio e settembre il margine di intermediazione dovrebbe essersi attestato a 4,2 miliardi, l’utile ante imposte a 380 milioni e l’utile netto a 300 milioni di euro. (In collaborazione con money.it)