Già positive, le borse europee hanno consolidato i guadagni dopo l’avvio sopra la parità di Wall Street. All’indomani del confronto Pence-Harris, gli operatori hanno accolto con favore l’incremento del vantaggio democratico, che al momento rende meno probabile lo spettro di un esito incerto del voto. 

Due i titoli che hanno guidato l’avanzata, il Ftse Mib ha terminato in rialzo dello 0,76% a 19.582,43 punti, di Piazza Affari: Mediobanca e Pirelli. La prima, che ha registrato un incremento del 3,93%, ha capitalizzato la crescita della quota detenuta dalla Delfin di Leonardo Del Vecchio al di sopra del 10% del capitale. “Eventuali ulteriori incrementi della partecipazione – fermo restando il limite del 19,9%- saranno valutati per tempo”, ha detto Del Vecchio. 

A spingere Pirelli (+4,29%) è stata invece la decisione annunciata da MainFirst Bank di alzare la raccomandazione da “hold” a “buy” con prezzo obiettivo a 4,45 euro (il tp medio è 4,04 euro e con il rialzo odierno il titolo si è portato a 3,991 euro). 

Andamento contrastato per le aziende di pubblica utilità: Enel ha chiuso con un -0,65%, Hera con un +0,26% ed A2A ha segnato un +0,45%. 

Giornata positiva per Amplifon (+1,63%), spinta dall’avvio della copertura da parte degli analisti di Citigroup con raccomandazione di acquisto, mentre Atlantia ha chiuso con un –0,69%. Stando a quanto riportato dai giornali, la scissione di Aspi sarà realizzata un due fasi. 

Sul mercato dei titoli di Stato, lo spread Btp-Bund non ha fatto registrare variazioni di rilievo confermandosi a 128 punti base. (In collaborazione con money.it)