Borsa: Piazza Affari debole, il Nasdaq spinge STMicroelectronics

Nonostante il ritorno degli acquisti sui listini statunitensi, le borse europee hanno chiuso la prima seduta della settimana all’insegna della prudenza. A pesare sono i numeri relativi la pandemia che, nelle ultime 24 ore, ha fatto registrare oltre 300 mila contagi, il dato più alto dall’inizio dell’emergenza sanitaria. A Milano il nostro Ftse Mib ha chiuso la seduta 19.793,80 punti, -0,14% rispetto al dato precedente, mentre lo spread tra i decennali italiani e quelli “made in Germany” si è attestato a 144 punti base (-1,37%). 

Sul paniere principale del listino milanese le performance peggiori sono state registrate da CNH Industrial (-2,4%) e Telecom Italia (-1,79%). Con il future sul Brent che scambia a 39,6 dollari il barile (-0,6%), l’accoppiata formata da Eni e Saipem ha rispettivamente registrato un -1,62 ed un -1,54 per cento. 

Debolezza anche per le utilities (-1,29% di Enel, -0,52% di A2A e -0,73% di Hera) mentre STMicroelectronics ha terminato con un +3,74% grazie al fermento scatenato dall’operazione Nvidia-Arm Holdings, acquisita dalla prima per 40 miliardi di dollari. Denaro anche per Prysmian (+0,53%) ed FCA (+0,7%), che ha capitalizzato i rumor su un super-bonus per le auto elettriche. 

Tra i bancari Intesa Sanpaolo ha chiuso in parità (-0,01%), Euronext ha confermato di aver avanzato un’offerta non vincolante con la Cassa depositi e prestiti e l’istituto guidato da Carlo Messina per Borsa Italiana, mentre UniCredit ha segnato un +0,39% nel giorno in i cui clienti della banca di Piazza Gae Aulenti hanno registrato disservizi per l’accesso ai propri conti. (in collaborazione con money.it)