Borsa: bancari ed energetici spingono Milano in rosso

Chiusi ieri per festività, i listini statunitensi oggi hanno iniziato la settimana con il segno meno. In scia le borse europee che dopo i guadagni di ieri, oggi si sono trovate a fare i conti con la debolezza del greggio, con le tensioni sull’asse Washington-Pechino e con la prudenza in vista del meeting della Banca Centrale Europea di giovedì. 

A Piazza Affari, dove il Ftse Mib ha segnato un -1,81% fermandosi a 19.380,18 punti, performance particolarmente negative per i titoli del comparto energetico, penalizzati dal tonfo del Brent (-6% a 39,49$/barile): Tenaris ha chiuso la seduta con un -3,44%, Eni è scesa del 3,27% e Saipem ha lasciato sul parterre il 2,56%. 

Le vendite sul Nasdaq hanno fatto perde ad STMicroelectronics il 3,44%. Nel comparto bancario spicca il -3,72% di UniCredit, il -2,72% di BPER ed il -1,77% di Intesa Sanpaolo.  

In controtendenza le azioni del settore industriale: Fiat Chrysler ha segnato un -0,25%, CNH Industrial un +1,23% e Pirelli, grazie alla doppia promozione arrivata dagli analisi di Citigroup a “buy”, è salita del 3,7%. 

Nel giorno del lancio del nuovo Btp a 20 anni, lo spread Italia-Germania è salito ha fatto segnare un incremento di due punti percentuali a 154 punti base. Secondo le indiscrezioni, il Ministero dell’economia ha collocato 10 miliardi a fronte di richieste che avrebbero superato gli 80 miliardi. (in collaborazione con money.it)