Borsa: Piazza affari chiude invariato, UniCredit svetta sul Ftse Mib

Ultima seduta della settimana all’insegna della prudenza per le borse europee, sotto la parità nonostante il nuovo corso inaugurato ieri dalla Federal Reserve (che ha fatto sapere di aver sostanzialmente abbandonato il mantra dell’inflazione al 2% per concentrarsi sulla ripresa dell’economia). Nel Vecchio continente spicca la performance di Piazza Affari, dove il Ftse Mib ha terminato invariato a 19.841,01 punti (-0,03%). 

A sorreggere il listino milanese ci ha pensato comparto bancario: UniCredit ha terminato con un +3,45%, la Popolare dell’Emilia Romagna ha segnato un +2,1%, Intesa Sanpaolo ha chiuso con un +1,18% e Banco BPM con un +0,49%. Monte dei Paschi di Siena (+2,72%) ha capitalizzato la decisione della BCE di concedere un primo via libera condizionato al piano di cessione dei crediti deteriorati. 

Performance positive sono state registrate anche da CNH Industrial (+1,06%), Prysmian (+2,1%) ed Enel (+0,3%). La società dei cavi ha capitalizzato la promozione ad “overweight” annunciata dagli analisti di JPMorgan mentre il colosso elettrico è stato spinto dalle indiscrezioni relative l’offerta di Macquarie per il 50% detenuto in Open Fiber, valutata, debito incluso, 7,7 miliardi di euro. 

Dopo il via libera del governo alla nascita della società Cdp-Tim, Telecom Italia ha segnato un -0,22% mentre l’autorizzazione di emergenza concessa ad Abbott per un test per il Covid-19 anche oggi ha penalizzato Diasorin (-4,83%). 

Per quanto riguarda l’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 150 punti base nel giorno in cui il Tesoro ha collocato Btp a 5 anni con un rendimento allo 0,58% e titoli a 10 anni all’1,11% (rispettivamente +12 e +7pb rispetto all’appuntamento precedente). (In collaborazione con money.it)