Le indicazioni macro arrivate dagli Stati Uniti spingono al rialzo le borse europee. Nel mese di luglio, il tasso di disoccupazione della prima economia è passato dall’11,1 al 10,2 per cento, contro il 10,6% stimato dagli operatori, mentre il saldo delle payrolls è risultato positivo per 1,8 milioni di unità, rispetto ai +1,48 milioni stimati dagli analisti.
Nonostante i risultati siano migliori delle attese, Wall Street quota in sostanziale parità a causa di quello che James Knightley di ING ha definito “il peggior risultato”. Questo perché, continua l’esperto, i numeri arrivati oggi “non aumentano la pressione sui politici a Washington a trovare un accordo su nuovi aiuti e quindi il contributo di disoccupazione di 600 dollari scaduto lo scorso fine settimana non sarà rimpiazzato per almeno un’altra settimana”. Di conseguenza, “31 milioni di persone continueranno a registrare una forte caduta del reddito in un momento in cui la disponibilità di posti di lavoro si sta riducendo”.
A Piazza Affari, dove il Ftse Mib ha terminato la settimana con un +0,21% a 19.516,43 punti, riflettori puntati su Banco BPM (-1,85%) dopo la pubblicazione dei risultati del secondo trimestre, chiusosi con una perdita netta di 45,4 milioni di euro. Giornata negativa anche per il Monte dei Paschi (-6,49%%) che tra aprile e giugno ha registrato una perdita di 845,2 milioni. Tra gli altri titoli del comparto, debolezza per il terzetto formato da UniCredit (-0,45%), Intesa Sanpaolo (-0,46%) e Mediobanca (-0,59%).
Indicazioni positive dallo spread Italia-Germania, in calo del 2,3% a 143 punti base.
Tra le performance migliori del paniere principale troviamo quella registrata da Unipol (+2,54%) che, ha fatto sapere il Group Ceo Carlo Cimbri, dopo un semestre “particolarmente solido” raggiungerà gli obiettivi del piano che “probabilmente saranno anche migliorati”. (in collaborazione con money.it)