Chiusura di seduta di poco sotto la parità per l’azionario di Piazza Affari in attesa del responso della due giorni di riunioni della Federal Reserve. Sul paniere principale del listino milanese, che oggi ha terminato con un -0,11% a 19.880,57 punti, spicca, in negativo, la performance di Saipem (-9,86%) dopo la pubblicazione dei risultati trimestrali. 

Il primo semestre 2020 di Saipem è stato mandato in archivio con un rosso di 885 milioni di euro, contro i +15 milioni di un anno fa, ed un fatturato in contrazione del 18,7% a 3,68 miliardi. In scia l’andamento di Tenaris (-4,87%) mentre Eni ha terminato la seduta con un -0,79%. 

Nel comparto bancario, che si è trovato a fare i conti con l’estensione del divieto di distribuire i dividendi, spicca il +0,18% di Intesa Sanpaolo, che ha superato la fatidica soglia dei due terzi del capitale di UBI Banca (+0,08%), e il -2,83% di UniCredit, che ha già fatto sapere che si allineerà alle disposizioni della BCE. 

“A seguito della raccomandazione della BCE del 28 luglio 2020, UniCredit conferma che non pagherà dividendi e non effettuerà riacquisti di azioni proprie nel 2020”, riporta la nota dell’istituto di Piazza Gae Aulenti. Indicazioni positive dal differenziale di rendimento Italia-Germania, sceso sotto la soglia dei 150 punti base (1,9% a 149 pb). 

La migliore performance del paniere principale è stata registrata da Amplifon (+5,66%), spinta dai risultati, valutati migliori delle stime, e dall’outlook sui prossimi mesi. Denaro anche su Salvatore Ferragamo (+2,02%) mentre, tra gli altri titoli, IMA ha chiuso con un +13,26% dopo l’Opa lanciata sul 48,4% del capitale. (In collaborazione con money.it)