La prima seduta dell’ottava del Ftse Mib si chiude in rosso in quota 20 mila punti. Sui mercati il timore maggiore è rappresentato da un ritorno della pandemia che, inevitabilmente finirebbe per mettere a rischio la tanto agognata ripresa dell’economia. E le indicazioni in arrivo dalla Spagna, dove sono stati registrati nuovi focolai, non fanno ben sperare. 

La necessità di protezione sta spingendo il bene rifugio per eccellenza, l’oro, che oggi ha fatto segnare un nuovo massimo storico a 1.945,72 dollari l’oncia. Particolarmente tonico anche il cambio eurodollaro, salito ai massimi da quasi due anni a 1,1776. 

A Piazza Affari, dove il Ftse Mib si è fermato a 20.019,96 punti (-0,28%), spiccano le performance di Atlantia (+4,83%) e Diasorin (+4,98%). La prima ha capitalizzato i rumor di un ingresso della Cassa depositi e prestiti ai prezzi di mercato mentre la seconda ha fatto registrare un rimbalzo dopo quattro sedute consecutive con il segno meno. 

Nel comparto bancario spicca il tonfo di UBI Banca (-8,82%) e il -0,77% di Intesa Sanpaolo. Il forte calo delle azioni dell’istituto guidato da Victor Massiah è riconducibile, rilevano dalle sale operative, al fatto che le azioni acquistate oggi e domani, quando l’offerta scadrà, non possono essere portate in adesione. Giornata decisamente negativa anche per Telecom Italia (-5%) penalizzata dai numeri presentati dai competitor. 

In avvio di settimana lo spread con i titoli made in Germany non a fatto registrare variazioni di rilievo a 136 punti base. (in collaborazione con money.it)