Nonostante il clima di cautela a causa del vertice sul Recovery Fund, Piazza Affari è riuscita a chiudere l’ultima seduta della settimana con il segno più. Sul Ftse Mib, che oggi ha terminato con un +0,31% a 20.419,39 punti, la performance migliore è stata registrata da STMicroelectronics (+2,39%) in scia dell’annuncio di due accordi di M&A e in attesa dei conti (che saranno diffusi la prossima settimana).  

Anche oggi Atlantia (+0,84%) è stata osservata speciale in attesa dei dettagli dell’accordo con il governo mentre Telecom Italia (-0,33%), che ieri aveva fatto registrare la performance migliore del paniere principale sull’ipotesi di un’acquisizione in Brasile, oggi non ha capitalizzato il rumor di un offerta da parte del fondo KKR per rilevare la sua rete secondaria. 

Tra i bancari, due velocità per Intesa Sanpaolo (-0,41%) e Ubi Banca (+1,18%) dopo il via libera condizionato dell’Antitrust all’operazione di fusione. L’andamento difforme dei due titoli è legato all’attesa di un rilancio da parte dell’istituto guidato da Carlo Messina. Tra gli altri istituti, UniCredit ha segnato un +0,03%, Mediobanca un -0,65% e Banco BPM ha lasciato sul parterre lo 0,18%. 

Seduta positiva per il comparto delle utilities: Enel ha terminato con un +2,11%, Terna è salita dell’1,69% ed Hera ha messo a segno un +1,34%. La settimana si è chiusa con lo spread con i titoli tedeschi poco mosso a 164 punti base. (In collaborazione con money.it)