Avvio di settimana tutto con il segno più per i listini europei che, nonostante le indicazioni in arrivo dai dati relativi la pandemia, hanno iniziato l’ottava all’insegna degli acquisti in vista del meeting della Banca Centrale Europea e delle discussioni sul Recovery Fund. A Milano il Ftse Mib, che ha terminato in rialzo dell’1,19% a 20.003,25 punti, ha pagato pegno al tonfo di Atlantia (-15,19%), sempre più vicina alla revoca della concessione. 

Le performance migliori sono state registrate da Telecom Italia e Leonardo: la prima ha chiuso con un +5,89% (stando ai rumor, il governo vorrebbe chiudere entro l’estate il tema della società unica per la banda ultralarga) e la seconda ha registrato un +7,01%. Nel comparto industriale in particolare evidenza anche le performance dell’accoppiata CNH e Fiat Chrysler, salite del 4,19 e del 2,52%. 

Per quanto riguarda CNH, oggi indicazioni positive sono arrivate dalle vendite di macchinari agricoli in Nord America mentre la casa automobilistica ha annunciato di aver richiamato oltre 900 mila veicoli in circolazione negli Stati Uniti per la sostituzione di copri airbag. 

Nel comparto bancario +2,14% di UniCredit, +1,54% di Banco BPM mentre Intesa Sanpaolo e UBI Banca hanno rispettivamente chiuso con un +0,91 e con un +0,94 per cento. Nella prima seduta dopo la conferma da parte dell’agenzia Fitch del rating sovrano dell’Italia a “BBB-” con outlook stabile, il differenziale Italia-Germania è sceso dell’1,7% a 167 punti base. (In collaborazione con money.it)