Ancora una volta l’avvicinarsi di quota 20 mila punti risulta fatale al listino di Piazza Affari. Dopo essersi fermato ieri a 19.886,88 punti, oggi il paniere principale della borsa di Milano ha chiuso a 19.726,65 punti, -0,81% rispetto al dato precedente. Come spesso accade, ad un ribasso dell’azionario corrisponde un incremento dello spread con i titoli tedeschi, in aumento a 173 punti base (+2,9%). 

Sul listino delle blue chip la performance migliore è stata registrata da Ubi Banca (+2,5%) in corrispondenza dell’avvio dell’offerta di Intesa Sanpaolo (-0,34%), in partenza lunedì, e sull’attesa di un innalzamento della dote per il matrimonio. Oggi il Cda di Ubi ha bocciato la proposta avanzata da Intesa e aggiornato il piano industriale. 

Tra gli istituti di credito in particolare evidenza anche la performance di UniCredit (-1,7%), dopo i rumor sulla possibile cessione di crediti problematici per 1,5 miliardi di euro, e quella messa a segno da Mediobanca (-0,33%), sotto i riflettori in attesa della decisione della Bce sull’autorizzazione a Leonardo del Vecchio a salire fino al 20% del capitale. 

In rosso invece le azioni Fiat Chrysler (-1,1%). Secondo quanto riportato dalla stampa specializzata, la casa italo-statunitense starebbe trattando una revisione dei termini dell’integrazione con PSA Peugeot. In particolare, i due futuri sposi punterebbero a ridurre l’esborso di cassa legato alla distribuzione del dividendo straordinario ai soci FCA (una prospettiva che ha spinto al ribasso Exor, in rosso di 0,97 punti percentuali). (In collaborazione con money.it)