Borsa: Ftse Mib ritraccia e chiude in rosso, focus su Fca

L’avvio cauto di Wall Street fa ritracciare anche i listini europei. In particolare, il nostro Ftse Mib, che ieri aveva segnato un +3,46%, nella seduta odierna si è fermato a 19.585,89 punti, -0,2% rispetto al dato precedente. Nonostante i segnali positivi in arrivo dall’economia reale siano in aumento, gli operatori continuano a temere per lo scoppio di nuovi focolai di infezione (in special modo è la situazione della prima economia a non lasciare tranquilli). 

A Milano andamento contrastato per il comparto bancario: Intesa Sanpaolo ha chiuso con un +0,27%, Mediobanca ha segnato un -0,48% e BPER ha lasciato sul campo il 2%. Come da attese, oggi l’Ivass, l’istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, ha dato suo via libera all’operazione di fusione tra Intesa e Ubi Banca (-1,22%). Poco mosso lo spread con i titoli tedeschi, in lieve aumento a 180 punti base. 

Sempre per quanto riguarda le operazioni straordinarie, segno meno per Fiat Chrysler (-0,38%) dopo l’annuncio che l’Antitrust Ue ha aperto un’indagine approfondita sull’operazione che dovrebbe portare al matrimonio con Psa. Chiamata a decidere se l’operazione riduce la concorrenza in maniera significativa, l’autorità dovrà prendere una decisione entro il 22 ottobre. 

Venduta anche Atlantia (-2,49%) dopo che il premier Giuseppe Conte nel corso di un’intervista ha rilevato come la proposta transattiva presentata da Aspi non sia accettabile, aggiungendo che il dossier va chiuso. Toni più conciliatori sono invece stati utilizzati dal Ministro dei trasporti Paola De Micheli, che a Porta-a-Porta ha detto che “alcune delle opzioni che presenterò saranno una risposta vera alle esigenze di giustizia e di tutela di tutti gli interessi che sono in campo”. 

Tra le utilities, Enel ha ceduto lo 0,81% il day-after la conferma dell’offerta da parte di Macquarie Infrastructure Real Asset per l’acquisizione, in tutto o in parte, del 50% del capitale di Open Fiber detenuto dal colosso guidato da Francesco Starace. 

Proseguono gli acquisti su Buzzi Unicem (+1,53%), ancora in scia del maxi piano infrastrutturale che potrebbe essere varato dall’amministrazione statunitense, e rally per Recordati, top performer del paniere principale con un +6,27% dopo l’annuncio dei “risultati positivi” del secondo studio registrativo di Fase III LINC-4 con Isturisa nel trattamento di pazienti con malattia di Cushing per i quali l’intervento chirurgico all’ipofisi non è indicato o non è stato risolutivo. 

Secondo Goldman Sachs, che ha alzato il giudizio da “neutral” a “buy” con il prezzo obiettivo che da 40 è stato incrementato a 51,8 euro, le opportunità commerciali per Isturisa sono «ampiamente sottovalutate». Dal farmaco, stimano gli esperti del colosso statunitense, potrebbero arrivare ricavi fino a 450 milioni di euro, contro una guidance societaria decisamente inferiore (circa 100 milioni). Questo anche alla luce del fatto che la malattia trattata da questo farmaco, la malattia di Cushing, “ha pochissimi farmaci approvati”. (In collaborazione con money.it)