Non è ancora chiara la configurazione che prenderà il nuovo decreto Ristori di gennaio. I tre assi di intervento per sostenere l’economia colpita dagli effetti della seconda ondata del virus, secondo quanto apprende l’Adnkronos, interessano i ristori perequativi per le attività colpite, le norme per facilitare i piani di ristrutturazione e liquidazione delle imprese e un fronte fiscale. Un fronte caldo quest’ultimo vista la nuova raffica di cartelle esattoriali, oltre 50 milioni, pronte ad essere recapitate ai contribuenti dopo che il dl Milleproroghe non ha riconfermato lo stop all’invio degli atti tributari. Su quest’ultimo aspetto bisognerà vedere se prevarrà la linea di una rateizzazione soft dei pagamenti dovuti sostenuta dal Pd o la linea del M5S che chiede un intervento straordinario con sconti fiscali per il 2021.
Da stabilire se le tre linee di azione verranno attuate in un unico maxi-decreto, includendo anche un nuovo round di Cig straordinaria; o se saranno oggetto di tre decreti distinti, per facilitarne l’iter alle Camere. Il tutto sarebbe finanziato con un nuovo scostamento non inferiore a 20 miliardi. Sulla gestazione dei nuovi provvedimenti pesa la crisi di governo, quindi i prossimi giorni saranno cruciali per capire gli sviluppi dei nuovi aiuti.
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