Per il Recovery, “la task force andava costituita, quello che è tramontato è la sua costituzione con un emendamento alla Legge di Bilancio” che invece sarà fatto “con decreto e il suo contenuto sarà oggetto di discussione e di confronto”. Così il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri a ‘L’Aria che tira’ su La 7, sottolineando che è l’Ue “che chiede che ci sia una governance, un punto di riferimento con cui parlare, come farla spetta a ogni paese”.
Sul Recovery plan “è giusto il confronto con tutte le forze” politiche e non solo. “E’ un esercizio giusto e importante” che “auspichiamo non vada a detrimento dei tempi. Il confronto è utile ma sollecitiamo tempi rapidi”, continua il ministro, che aggiunge: “Saremo tutti al lavoro per finalizzare in modo condiviso questa proposta”. “Ci sono numeri ed ora che è aperto un confronto di merito, è normale che si discutano le osservazioni”, aggiunge, dicendo: “Sorrido sulle maliziose indiscrezioni” in merito ai retroscena sulle ultime riunioni sul Recovery plan. “E’ necessaria pazienza. E’ una cosa normale, ci sono numeri e quindi adesso che si è aperto un confronto di merito su tabelle e progetti è normale che da parte delle varie forze politiche ci siano osservazioni”, spiega. Sul Recovery “è giusto ci siano tutte le discussioni politiche” ma “non dobbiamo dimenticare che siamo in una crisi, dobbiamo dare agli italiani delle risposte”, rimarca Gualtieri. “La legge di bilancio ne dà molte – prosegue – ma adesso occorre finalizzare il Recovery plan. Non possiamo permetterci di presentare il piano in ritardo. E siamo nelle condizioni di farlo, ma non va perso nemmeno un giorno”.
Per Gualtieri, “il governo deve durare, sarebbe davvero paradossale una crisi di governo durante una pandemia ma non avverrà”, sostiene il ministro dicendosi “fiducioso” sul fatto che “tutti saranno responsabili”.