Un patrimonio tra fondi e immobili di 7 miliardi e 800 milioni di euro, 300.000 posizioni contributive attive di agenti e 100.000 ditte mandanti obbligate alla contribuzione. Centomila pensioni (tra vecchiaia, invalidità e superstiti) e 70.000 liquidazioni Firr erogate ogni anno. Sono i numeri della Fondazione Enasarco, l’ente nazionale di assistenza per gli agenti e i rappresentanti di commercio, che domani, 23 dicembre, vedrà l’assemblea dei delegati, in modalità a distanza per le misure di contenimento del contagio da Covid-19, eleggere il nuovo consiglio di amministrazione che a sua volta nominerà due vicepresidenti e il nuovo presidente, il quale prenderà il posto dell’uscente Gianroberto Costa e guiderà l’ente per i prossimi 4 anni.
Lo ‘spauracchio’ da sconfiggere per la gestione dell’Ente è, secondo molti, il conflitto d’interessi. La pensa così anche Brunetto Boco, già presidente della Fondazione e segretario generale della Uiltucs, sindacato anch’esso in pista per l’elezione della nuova governance. “Mi auguro innanzitutto che, visto che le elezioni saranno on line, tutti i delegati vadano a votare, che ci sia la partecipazione di tutti e che siano elezioni tranquille e regolari”, sottolinea con Adnkronos/Labitalia. “Poi, dopo il voto -spiega ancora Boco- si analizzerà il risultato e si faranno le dovute valutazioni”. “In questo momento l’importante è che si voti, poi tutte le valutazioni si faranno dopo. Quello che mi auguro è che siano elette persone senza conflitti di interessi”, conclude.
E a chiedere rinnovamento è Steni Di Piazza, sottosegretario al ministero del Lavoro, che vigila sull’Enasarco come sulle altre Casse di previdenza privatizzate. “In questo momento di grande difficoltà che stiamo vivendo tutti, sotto tutti gli aspetti, con grandi trasformazioni epocali, l’augurio che mi sento di fare è un migliore futuro per tutti, anche per le Casse di previdenza come Enasarco”, spiega ad Adnkronos/Labitalia.
“Le Casse sono infatti -continua- molto importanti, possono dare un contributo centrale per la crescita del Paese, ad esempio nella finanza d’impatto. Possono favorire la crescita dei progetti per uno sviluppo sostenibile del Paese. Vediamo chi vince, io sono certo -spiega ancora- che con chiunque vinca si potrà fare un ragionamento positivo e costruttivo”.
“Tutti metterci intorno a un tavolo per pensare a cose buone per le nuove generazioni. L’Italia oggi ha bisogno di gente nuova, capace di capire che è arrivato il momento di costruire, ripeto, qualcosa di buono per le nuove generazioni”, sottolinea Di Piazza.
“Un rinnovamento culturale, di capacità progettuale, di idee. Io mi auguro che si possa insieme lavorare bene per fare riprendere l’Italia in questo momento di difficoltà. Siamo tutti sulla stessa barca a e quindi dobbiamo tutti navigare verso la stessa direzione”, conclude Di Piazza.