“Il Parlamento, anziché litigare sulle poltrone, si deve impegnare a fare una procedura che consenta che la spesa che arriva dall’Europa coinvolga chi sul territorio possa realmente farla diventare un investimento”. Così Saverio Romano, vicepresidente della Fondazione Magna Grecia, in occasione di #UNLOCK_IT, seconda edizione di SUDeFUTURI, organizzato dalla Fondazione Magna Grecia, nel corso della diretta streaming dal Palazzo dell’Informazione di AdnKronos, in piazza Mastai a Roma.
“Sono molto preoccupato – sostiene – perché temo che il nostro apparato, soprattutto quello del Mezzogiorno, non sia pronto perché abbiamo da tempo rinunciato a qualificare e formare la nostra burocrazia. Nel Mezzogiorno da moltissimi anni non si fanno concorsi, non c’è stato un turn over nella Pa in generale, esiste un’analfabetizzazione digitale; per questo la burocrazia delle Regioni non è all’altezza di poter affrontare questa nuova fase per intercettare le risorse e metterle in mano alle imprese”.
Riferendosi poi al Sud, Saverio Romano osserva che “parlare di Mezzogiorno non è più un tabù”. “Fino a poco tempo fa – dice – si parlava di un Sud piagnone, in mano alle mafie e dal quale bisognava stare lontano. Oggi si parla di Sud come un posto dove, al di là delle giuste rivendicazioni di infrastrutture che non ci sono e di mancato trasferimento di risorse, viene considerata come una grande opportunità per fare politiche di sviluppo che diversamente il Paese non potrebbe fare”.