“L’Italia è ancora una volta divisa in due. L’investimento sul capitale sociale, sulle competenze, sulla ricerca scientifica e sulla cultura è fondamentale perché significa investire sul futuro anche e soprattutto per il Sud”. A dirlo Nino Foti, presidente della Fondazione Magna Grecia, in occasione di #UNLOCK_IT, seconda edizione di SUDeFUTURI, organizzato dalla Fondazione Magna Grecia, che si tiene da oggi all’11 dicembre in diretta streaming dal Palazzo dell’Informazione di AdnKronos, in piazza Mastai a Roma.  

“Un aspetto da sottolineare – avverte – è la sburocratizzazione del sistema Italia: da una parte, abbiamo l’intelligenza dei burocrati che si contrappone all’intelligenza degli imprenditori e della creatività degli italiani che sono in attività, per creare ostacoli e un freno a mano tirato nello sviluppo del nostro Paese. Il motore – rimarca Foti – è realmente fuso e l’Italia è appunto ancora una volta divisa in due; dove non ci si rende conto ancora una volta che se non parte questa parte vitale che rappresenta un terzo, 20 milioni di abitanti, il Paese non sarà interessante per i mercati che devono comprare e vendere”.  

“Isolare questa parte del Sud – chiarisce il presidente della Fondazione Magna Grecia – non serve a nessuno e in una fase come questa è necessario fare in modo che ci sia sviluppo vero su tre direttrici di investimento: capitale umano, sistema educativo e universitario così da fare in modo che 65mila di giovani dal Mezzogiorno non emigrino per continuare il percorso formativo in giro per l’Italia o addirittura per il mondo dando le loro competenze ad altri Paesi con investimenti di capitale umano fatti però dal nostro Paese”.