Coronavirus, cresce del 100% prima App al mondo di ‘turismo raccontato’

Da inizio pandemia, e a ridosso del Natale Covid, ha registrato una crescita record l’app tutta italiana Loquis, la prima piattaforma al mondo di Geo-podcast che sta portando il ‘turismo raccontato’ nelle nostre case attraversate da questa pagina di storia pandemica e forzati lockdown. L’idea di Loquis è nata nel 2018 ma l’app si è trasformata in una realtà nazionale proprio a fine 2019, a ridosso dell’invasione del nuovo coronavirus Sars-Cov-2. E “da marzo a novembre siamo cresciuti del 100%” scandisce all’Adnkronos il founder di Loquis, Bruno Pellegrini, che oggi detiene il 48% della piattaforma. Pellegrini è affiancato infatti da un gruppo di investitori privati – tra cui Feltrinelli e Digital Magics – e da un pool di 150 piccoli investitori che hanno aderito al crowdfunding di inizio 2020 su MamaCrowd. 

Loquis nasce “da un viaggio in macchina, mentre tornavo a casa e attraversavo l’Italia centrale sulla E45”, racconta Pellegrino che prima della pandemia di coronavirus ha immaginato “un servizio che mi organizzasse tutto quello che c’era da sapere di un luogo, raccolto da diverse fonti, e mi leggesse quello che poteva interessarmi come dei brevi podcast”. Adesso questo ‘spazio digitale’ – dove una passeggiata in un antico borgo si trasforma in un racconto – ha preso una forma più intensa per via dei ‘distanziamenti’ e ‘isolamenti’ forzati.  

La start up innovativa al 100% Made in Italy, raccoglie infatti oltre 100mila storie, di cui 70.000 ‘viaggi’ in Italia e 30.000 in alcuni paesi esteri. Sono storie create e ascoltate da migliaia di utenti attivi che hanno scaricato l’app, persone comuni, viaggiatori appassionati, curiosi e anche volti noti come l’attore e musicista Stefano Fresi, il Beppe Battaglia dei ‘Delitti del Bar Lume’, che ha deciso di raccontare – sul canale ‘Sf Frasi e Note’- un pezzo della sua Italia partendo proprio dall’Isola d’Elba e dalla sua Roma, per arrivare fino alla Gallura: un percorso fatto di ricordi, aneddoti e incontri straordinari sui set cinematografici. Insomma, nell’era Covid-19, l’app innovativa tricolore sta reinventando il turismo convertendo una vacanza in una ‘gita delivery’.  

“Pur avendo avuto un picco gigantesco ad agosto, gli ascolti non sono crollati: all’utilità di conoscere i luoghi mentre si viaggia si è sostituito il divertimento di ascoltare nuovi racconti e scoprire nuovi luoghi anche da casa” sottolinea Bruno Pellegrini. “Questa -osserva l’imprenditore- è una fase strana e particolare, per tutti e quindi anche per Loquis che nasce come compagno di viaggio. Però siamo stati sorpresi, positivamente, sia sul fronte degli ascolti che della creazione di contenuti”.  

Pellegrini riferisce che “nella seconda metà del 2019 abbiamo lanciato il servizio su scala nazionale e da allora la crescita è stata continua sia di utilizzatori – oltre 150.000 installazioni ad oggi – che di contenuti – oltre 100.000 racconti. Soprattutto adesso Loquis è anche un team formidabile, una squadra affiatata di gente che ci crede come me, a partire da Fabrizio Cialdea che mi affianca nello sviluppo”. Con la piattaforma di Geo-podcast, spiega Pellegrini, “ho voluto creare una piattaforma che racconta il mondo, dove ognuno può condividere la conoscenza e l’esperienza dei luoghi fisici”.  

Sul’app, spiega ancora Pellegrini, si possono ascoltare “centinaia di migliaia di racconti di ogni tipo: ci sono canali dedicati al cineturismo e ai luoghi dove sono stati girati i film più famosi, canali sulle vicende noir che vi hanno avuto sede, sulla street art e sui ristoranti, sui luoghi della resistenza e della grande guerra, sui posti fantastici ed esoterici, sugli artisti e i personaggi famosi che vi hanno vissuto”. Ci sono anche “canali su quartieri che si narrano quotidianamente, come il Pigneto e il Tufello a Roma, e tantissimi canali personali ma super emozionanti come quelli di Stefano Fresi o di Carlo Infante, Cristina Marras, Barbara Giuliano, Selena Pellegrini”. “Mi dispiace non poterli menzionare tutti ma andate a scoprirli” taglia corto l’inventore di Loquis. (di Andreana d’Aquino)