“Non c’è dubbio che quello che stiamo vivendo, questo momento così particolare, apre al futuro del lavoro e non guarda certo al passato. Spazio e tempo sono state, per lungo tempo, due colonne del lavoro e dell’economia. Ora, invece, dobbiamo ripensare queste due categorie perché il tempo è diventato fluido, variabile, e non è più l’unità unica di misura del lavoro e lo stesso accade per il luogo di lavoro: tutte le migliori esperienze sono (e saranno sempre di più) ‘blendend’, ossia mettono insieme il lavoro da casa, in coworking e nelle comunità aziendali. Perché comunque la socialità è ancora un valore importante”. Lo ha detto Tiziano Treu, giuslavorista e presidente del Cnel, partecipando ai lavori del Terzo Forum Sostenibilità di Fortune Italia, in corso in diretta streaming.
E non c’è urgenza di cambiare nell’immediato l’intervento legislativo, mentre sarà importante monitorare quello che accade a livello di contrattazione aziendale, ha affermato Treu, che è stato anche ministro del Lavoro. “Non dobbiamo avere fretta -ha detto il presidente del Cnel-di mettere un cappotto troppo pesante a una creatura che si è appena sviluppata: vediamo come si sviluppano le sperimentazioni in atto con le contrattazioni aziendali”.
“Ho sempre sostenuto che la contrattazione collettiva -ha ricordato Treu- se fatta bene è il laboratorio da cui nascono anche buone e nuove regole. Il legislatore deve raccogliere le migliori esperienze e tradurle in norme. E per questo sollecito le grandi aziende a fare da apripista”.