”Nel 2021 ripresa sarà verosimilmente più lenta del previsto”. Lo afferma il capo del dipartimento Economia e statistica della Banca d’Italia, Eugenio Gaiotti, nel corso dell’audizione sulla legge di bilancio 2021, nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato.
Il recupero segnato dall’economia italiana in estate, ricorda Bankitalia, ”è stato superiore a quanto previsto” e ”indica che la nostra economia conserva una significativa capacità di recupero e conferma l’importanza del sostegno fornito dalla politica economica”. Tuttavia, avverte palazzo Koch, ”la recrudescenza della pandemia osservata nelle ultime settimane e le misure di contenimento adottate dal governo si stanno ripercuotendo sull’economia. Gli indicatori più recenti suggeriscono che in Italia, come nell’area dell’euro, è in corso un indebolimento dell’attività economica”.
Nel quarto trimestre, quindi, ”è plausibile si osservi una flessione del pil, anche se più contenuta di quella primaverile. È probabile che il risultato per l’anno risulti comunque in linea con quanto prefigurato in ottobre”. Le prospettive, secondo Bankitalia, ”restano condizionate, oltre che dai progressi nel controllo dei contagi, dalla prontezza ad adattare l’azione di politica economica all’evolversi della situazione”. Le valutazioni fornite un mese fa, circa gli effetti macroeconomici dei programmi del Governo, ”rimangono complessivamente confermate alla luce delle misure in discussione”, afferma Gaiotti.
L’impatto espansivo prefigurato in ottobre dal Governo, secondo Bankitalia, ”appare coerente con una composizione degli interventi in cui abbiano ampio spazio il sostegno agli investimenti privati e gli investimenti pubblici”. Tuttavia, avverte via Nazionale, ”la possibilità di ottenere pieni benefici dagli interventi, che si estendano anche al medio termine, dipende dalla effettiva definizione dei progetti di riforma e investimento, dalla misura in cui saranno in grado di dare luogo a una espansione del potenziale di crescita del paese e dalla rapidità con cui saranno attuati”.
Ma ”l’impulso esercitato” dalla legge di bilancio 2021 sarà pari a ”2 punti di pil l’anno” nel 2021 e nel 2022; mentre per il 2023 scenderà a 1,3 punti, afferma ancora Gaiotti. Le coperture delle misure contenute nel ddl sono ”rappresentate per tre quarti da aumenti di spesa”, aggiunge. Ma ”è indispensabile affiancare alle misure per far fronte agli eventi emergenziali, misure di più ampio respiro per tornare a crescere stabilmente a ritmi sostenuti”.
”Assicurare l’efficacia dei provvedimenti di sostegno alla crescita, di cui si comincia a discutere con questa manovra e poi nel pnr, è forse il requisito più importante” per una ”discesa progressiva e significativa del debito”, afferma ancora il capo del dipartimento Economia e statistica della Banca d’Italia.
E’ necessaria ”una riforma organica” del fisco, che passi da una ”revisione del sistema fiscale, che ricomponga il carico fiscale a beneficio dei fattori produttivi, e tenga conto delle modifiche che hanno interessato il sistema dei trasferimenti sociali”, sottolinea ancora. Si tratta di ”un passo importante, la cui attuazione richiederà particolare cura nel valutare gli effetti distributivi e quelli sulle decisioni di lavoro e di consumo delle famiglie, nonché sulle scelte di investimento delle imprese”, spiega Gaiotti.
Quanto all’introduzione del nuovo assegno universale per i figli ”è un istituto importante perché rivolto a tutti i nuclei familiari, incluse diverse categorie di lavoratori autonomi e le famiglie fiscalmente incapienti, oggi escluse dai benefici di molti degli strumenti”. Bankitalia segnala, però, ”l’opportunità di contenere gli effetti di disincentivo all’offerta di lavoro, che potrebbero derivare dall’utilizzo dell’Isee come indicatore per quantificare l’ammontare del beneficio”. Inoltre andrebbe corretta ”la penalizzazione per i figli dei nuclei familiari numerosi beneficiari del Reddito di cittadinanza, con il quale l’assegno sarà congiuntamente erogato”.