(di Andreana d’Aquino)
Il settore del digitale regge il colpo della pandemia e per l’intero 2020 il mercato italiano, secondo lo scenario più probabile e grazie al relativo recupero nella seconda metà dell’anno, è atteso chiudere in calo per non più del 2% rispetto all’anno scorso, a 70,5 miliardi di euro. Sono attese flessioni moderate per Dispositivi e Sistemi (-1,9% sul 2019) e Software e Soluzioni Ict (-1,6%), per effetto delle esigenze emerse nel lockdown e per lo sviluppo della sicurezza e di nuove piattaforme di servizio online in tutti i settori. Stando alle ultime rilevazioni sul digitale in Italia e sulle previsioni di mercato Ict al 2022, presentate oggi e realizzate e da Anitec-Assinform con la collaborazione di NetConsulting cube, i servizi Ict dovrebbero addirittura tenere (-0,1%), grazie alla continua crescita a due cifre dei servizi Cloud (+16%), che a sua volta interseca la crescita di tutti i Digital Enabler. Dall’indagine emerge che é attesa la conferma del perdurare del calo nei Servizi di Rete (-5,9%,) e della crescita per i Contenuti e la Pubblicità Digitale (+2,7%). “I prossimi due anni saranno decisivi per far sì che la crisi pandemica non venga ricordata solo per il grave dramma sanitario, ma anche per aver impresso una forte accelerazione al processo di digitalizzazione del nostro Paese” commenta Marco Gay, presidente di Anitec-Assinform, l’Associazione di Confindustria che raggruppa le principali aziende dell’Ict, alla presentazione dell’indagine. Il digitale, infatti, sottolinea Gay, “ha sostenuto l’attività di famiglie, imprese, istituzioni durante i lockdown e si afferma quale leva più potente e sostenibile per spingere la ripartenza perché diventi ripresa”. In questo quadro, aggiunge Gay, “è necessario che le risorse del recovery fund, nel quadro del programma Next generation Eu, vengano destinate prioritariamente a progetti di trasformazione digitale e di innovazione negli ambiti che fanno la differenza: dalle infrastrutture di rete e all’evoluzione dell’amministrazione pubblica, dal sostegno alla digitalizzazione diffusa delle imprese, al rafforzamento del settore Ict in Italia e della sua capacità di ricerca e sviluppo, e così via, sino alla creazione massiva delle competenze digitali evolute di cui siamo carenti. I trend della domanda dicono che è possibile”.
Nel corso della presentazione del Rapporto sono stati anche consegnati i riconoscimenti del «Premio Nazionale sull’Innovazione Digitale», promosso da Anitec-Assinform, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e con la partecipazione di imprese, enti e associazioni culturali. Il Progetto fa parte dell’iniziativa strategica “Repubblica Digitale” il cui Manifesto è stato sottoscritto da Anitec-Assinform nel 2019. I premi sono stati selezionati dalla Commissione di Valutazione presieduta da Francesco Profumo (Presidente Compagnia di San Paolo) e composta da Anna Brancaccio (Dirigente Ministero dell’Istruzione – Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per la Valutazione del Sistema Nazionale di Istruzione), Roberto Costantini (Direttore Summer School & Luiss Hubs), Maria Rita Fiasco (Vice Presidente Anitec-Assinform con delega all’area “Skills per la crescita d’’impresa”), Patrizia Fontana (Founder di Talents in Motion) e da Mirta Michilli (Direttore Generale Fondazione Mondo Digitale).
I premi vincitori nella categoria Opportunità Digitale sono stati assegnati a Itis G. Armellini (Roma), per il progetto “La palestra del futuro – Riconoscimento attraverso dati biometrici in Cloud” che ha avuto il sostegno come azienda Ict partner di Almaviva, al Polo Tecnologico Manetti Porciatti (Grosseto), per il progetto “Potature Smart”. Azienda Ict Partner: Opus Automazione; all’Iit Ettore Molinari (Milano), per il progetto “Home banking for seniors”. Azienda Ict Partner: Grey Panthers. Per la categoria Sfide del Digitale, hanno vinto il premio l’Iiss Cipolla Pantaleo Gentile (Castelvetrano), per il progetto: “Sapere Aude, ossia abbi il coraggio di usare la testa, liberati dalla rete” che ha avuto come azienda Ict partner Comau, Globalcom.
“Lavorare con il mondo della scuola è un’importante esperienza di confronto, che crea un ponte tra formazione e mondo dell’impresa. Abbiamo messo in campo una sinergia che coniuga la resilienza, simbolo di adattamento ed esperienza tipico del mondo aziendale, con la curiosità e la spinta al cambiamento degli studenti. Un mix che porta valore aggiunto” commenta all’Adnkronos Marco Neri, responsabile Microsoft Digital Service e referente per le iniziative scuola-lavoro di Almaviva. “Le esperienze di scuola-lavoro degli ultimi 5 anni hanno portato all’assunzione in Almaviva di circa venticinque studenti che hanno partecipato ai progetti: figure giovani, motivate e appassionate di tecnologia” riferisce infine Marco Negri. “Ogni anno, con il gruppo di giovani del progetto scuola-lavoro, viene scelto un tema di innovazione per sviluppare un progetto. Quest’anno -spiega ancora- ci siamo focalizzati su IoT e i Big Data, nella declinazione di utilizzo dell’Intelligenza Artificiale e del Machine Learning, oltre al 5G per avere connettività ultraveloce. Ci siamo basati su un assunto: per fare innovazione in ogni campo non si deve partire dalle tecnologie ma dalle persone e dalle competenze”.