“Nei mesi scorsi, per precisa volontà del presidente di Confassociazioni Angelo Deiana, è nato l’osservatorio nazionale sulle Fake news, con l’obiettivo si analizzare e combattere il fenomeno, in particolare nella sua correlazione con il mondo delle imprese. Per questo non possiamo fare a meno di sottolineare come negli ultimi giorni si stia assistendo ad un proliferare di fake news non solo sull’arrivo e l’efficacia dei vaccini, ma anche sui contenuti dei vari dpcm. Si tratta di due ambiti che possono sembrare tra loro scollegati, ma che invece hanno un denominatore comune perché creano false aspettative nelle imprese e nella collettività in un momento di grave difficoltà come questo”. Lo ha dichiarato in una nota il presidente dell’osservatorio nazionale Fake news di Confassociazioni, Francesco Pira.
“Nei giorni scorsi – ha continuato il presidente Pira – Il Sole 24 ore è stato costretto a fare un comunicato, perché su Twitter una falsa immagine del suo sito web presentava un titolo di una notizia sulle misure allo studio del governo per contrastare le conseguenze economiche dell’emergenza coronavirus. Malgrado i caratteri della grafica fossero diversi da quelli peculiari del Sole 24 ore, e altri particolari denotassero che si trattava di un fake, molti utenti di Twitter sono caduti nella trappola e hanno creduto alle ipotesi riportate. Tanti i lettori del Sole 24 ore che hanno segnalato quanto stava avvenendo e la testata giornalistica si è vista costretta ad intervenire con un post per dichiarare che si trattava di una notizia infondata e non ascrivibile al Sole 24 ore”.
“Un problema, questo – ha affermato il presidente di Confassociazioni, Angelo Deiana – che rischia di avere ricadute gravi anche dal punto di vista sociale. Infatti abbiamo visto che molte categorie sono in fibrillazione per le misure del governo e le Fake news rischiano di incendiare gli animi e provocare reazioni esagerate. In una fase come questa è fondamentale che si riescano a limitare le bufale perché inquinano un clima di per sé già molto teso”.
Una ricerca dell’Università di Cambridge ha rilevato che la fake news che “ha preso più piede sembra essere la falsa notizia che il virus sia sfuggito da un laboratorio di Wuhan, ritenuta credibile dal 22% degli intervistati in Usa e Gran Bretagna, ma dal 37% in Spagna. A seguire c’è la bufala che la pandemia sia una cospirazione per aumentare le vaccinazioni nel mondo, creduta dal 22% dei messicani, dal 18% di irlandesi, statunitensi e spagnoli e dal 13% dei britannici. Il legame con il 5G del virus è credibile invece per percentuali che vanno dall’8% in Usa e Gran Bretagna al 16% in Spagna e Messico. Queste fake news rischiano di minare la reputazione e l’utilità dei vaccini”.
“I vaccini – ha concluso il presidente dell’osservatorio nazionale Fake news, Francesco Pira – sono la soluzione per contrastare il Covid-19 e rilanciare l’economia. Lo hanno testimoniano le Borse alla notizia di alcuni vaccini che sembrano essere in dirittura d’arrivo e che ha fatto chiudere in positivo Piazza Affari come pure le principale Borse internazionali. Oggi non abbiamo bisogno di fake news che distruggono la reputazione dei vaccini perché questo significa minare il rilancio dell’economia ed un pezzo importante del nostro futuro”.