“Bene che arrivino i contributi per supportare i tassisti, ne serviranno ancora, ma più di tutto serve guardare oltre, per tutelare il business di settore”. A dirlo è Massimiliano Curto, fondatore e amministratore delegato di Wetaxi che “sostiene con forza un modello collaborativo tra tutti gli stakeholder”. “Auspichiamo che il tavolo appena aperto fra Mit e sigle sindacali porti a soluzioni immediate e concrete” scandisce il fondatore della Pmi innovativa made-in-Italy che offre a tassisti e cittadini servizi di prenotazione taxi a Tariffa Massima Garantita.
“Noi di Wetaxi siamo a disposizione di istituzioni, radiotaxi e tassisti per offrire la nostra tecnologia, con l’obiettivo di supportare e studiare i flussi per intercettare i passeggeri nelle ore di punta, da studenti a lavoratori, così da alleggerire il trasporto collettivo e ampliare la platea raggiunta dai tassisti” aggiunge Curto Il mager sottolinea che “in questa fase della pandemia, il taxi rappresenta un mezzo sicuro per la mobilità di tante persone che potrebbero spostarsi nel rispetto delle nuove disposizioni del Dpcm, evitando sovraffollamenti e contatti ravvicinati”.
Wetaxi ricorda infine che sta mettendo in campo “nuovi protocolli di sanificazione” per potenziare e rendere ancor più sicuri i taxi e, a valle di deroghe ad hoc in considerazione dell’emergenza, è pronta a “monitorare e definire ‘hotspot’ nelle città ove attivare sconti, servizi aggiuntivi e dare priorità di accesso a fasce deboli della popolazione al servizio taxi; supportare famiglie e studenti con ‘servizi navetta taxi’ grazie ad accordi con istituti scolastici, segnalandoli all’interno della app e indirizzando da e per quei punti taxi van che possano caricare più studenti; supportare gli operatori nell’allestimento di ulteriori divisori in plexiglass fra i sedili posteriori, per consentire una condivisione del taxi fra colleghi o studenti; attivare, tramite accordi e ‘tariffe flat’, tratte verso aziende, scuole e altri punti d’interesse.