Raccontare le tante opportunità di business e i benefici dell’economia circolare. Con questo obiettivo si è conclusa la seconda edizione di Re-think, il primo forum italiano sull’economia circolare, organizzato da Tondo che ha messo a confronto aziende, startup, enti di ricerca ed istituzioni. L’edizione di quest’anno ha riunito ospiti internazionali, in particolare olandesi e danesi, grazie alla partnership sviluppata con il Consolato Generale dei Paesi Bassi in Italia e l’ambasciata di Danimarca.
“Siamo molto soddisfatti dell’evento perché ha visto la partecipazione di numerose realtà innovative e ha dato l’opportunità a persone di tutto il mondo di conoscere i progetti di Economia Circolare più all’avanguardia” commenta Francesco Castellano, fondatore e presidente di Tondo. Il punto di partenza dell’evento è stato analizzare il contesto europeo e il Green Deal, con un focus sul pacchetto per l’economia circolare.
“Nel 2020 abbiamo avuto il primo Piano d’Azione, probabilmente uno dei progetti più ambiziosi sull’economia circolare. Sono previste 35 iniziative lungo l’intero ciclo di vita dei prodotti, che mirano alla loro progettazione, promuovendo processi circolari, incoraggiando il consumo sostenibile e mirando a garantire che le risorse utilizzate siano mantenute nell’economia dell’UE il più a lungo possibile.” spiega Federico Porrà, Responsabile di Politiche sull’Economia Circolare della Commissione europea.
E’ su queste premesse che aziende, startup ed altre organizzazioni stanno ripensando a modelli di business più sostenibili e circolari. Rispetto alla prima edizione, focalizzata per lo più su città, materiali e tecnologie, quest’anno Re-think ha introdotto un’ulteriore macro-area di approfondimento, l’agri-food, settore che in Italia e non solo si sta sempre di più aprendo all’innovazione ed a soluzioni sostenibili e circolari.
Un esempio virtuoso nel mondo dell’Agri-food è Esselunga, partner dell’evento. “Per Esselunga – spiega Antonio Vaccari, Head of Health, Safety and Environment di Esselunga – la sostenibilità non è solo un valore, ma un elemento centrale del nostro modo di fare impresa. Quest’ anno nell’ambito della linea frutta e verdura biologica, abbiamo convertito tutti i packaging in materiale 100% compostabile, riducendo di 137 tonnellate il consumo di plastica; inoltre entro il 2025 tutto il packaging dei prodotti a marchio Esselunga, sarà in materiale riciclato, riciclabile o compostabile”.
Re-think ha riunito voci provenienti non solo dal contesto italiano, ma anche da quello internazionale. Per accelerare la transizione verso l’economia circolare, è necessario rafforzare i legami tra i diversi paesi e stimolare nuove collaborazioni tra governi, aziende, consumatori, organizzazioni no profit, centri di ricerca e università.
“La promozione dell’economia circolare è un ambizioso interesse e obiettivo comune” spiega il console generale dei Paesi Bassi a Milano Johan O. Verboom e aggiunge: “Nel quadro europeo, i Paesi Bassi hanno fissato obiettivi ambiziosi in materia di economia circolare. Entro il 2030 puntiamo a un consumo di materie prime inferiore del 50% e entro il 2050 miriamo a essere una società completamente circolare”.
Durante il forum non sono mancate le occasioni di dibattito. La sfida epocale oggi, spiega Paolo Naldini, presidente di Accademia Unidee della Fondazione Pistoletto, partner dell’evento, “é costruire connessioni e snodi tra economie circolari. Giunti all’antropocene occorre ora sviluppare una nuova cultura, una visione capace di generare metodi e pratiche per coltivare il tessuto connettivo tra cerchio e cerchio. Questi terzi cerchi intermedi danno forma alla tricircolarità, chiave di ogni filiera e rete”.
Per il ripensamento di nuovi modelli di sviluppo basati sul riutilizzo e la riduzione degli sprechi sono centrali le tecnologie. “Le tecnologie digitali – spiega Pietro Lanza, general manager di Intesa (Gruppo Ibm), partner dell’evento – possono supportare efficacemente la transizione delle aziende verso modelli di business circolari, migliorare la collaborazione all’interno della supply chain tra tutti gli attori, facilitare la creazione di partnership intersettoriali e consentire nuove modalità di creazione di valore”.
Ulteriori partner dell’evento sono stati l’Università Cattolica del Sacro Cuore e due delle sue alte scuole: Almed Alta Scuola in Media Comunicazione e Spettacolo Formazione e Altis Alta Scuola Impresa e Società; Phoenix Materials, spinoff del gruppo Epm, Ayming Italia e Teads Italia. Diversi sono anche i patrocini tra cui quello di Fondazione Cariplo e quelli di Commissione europea, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, ASviS, Comune di Milano, Camera di Commercio di Milano, Monza Brianza, Lodi. Prometeo del Gruppo Adnkronos è il media partner di questa edizione, a sostegno di una cultura economica sempre più circolare.