Scoperta una nuova tecnica per il controllo della luce attraverso la luce, uno studio che potrebbe far compiere balzo tecnologico in avanti tale da innescare una “rivoluzione” nelle Tlc. Il lavoro, apparso sulla prestigiosa rivista Nature Photonics, apre infatti la strada allo sviluppo di nuove tecnologie di comunicazione ottica più sicure e affidabili, in cui l’informazione è codificata all’interno della struttura stessa della luce ad una velocità milioni di volte superiore rispetto alle tecnologie attuali.  

La nuova tecnologia scoperta arriva dai ricercatori del Politecnico di Milano, insieme all’Istituto Italiano di Tecnologia e Rice University, ed utilizza materiali artificiali ultrasottili, le cosiddette metasuperfici, progettate al calcolatore per avere proprietà uniche (che non si riscontrano in alcun materiale naturale), e realizzate con tecniche di nanofabbricazione avanzata dal team della Clean Room Facility di IIT. 

Si tratta, spiegano i ricercatori, “di un sottilissimo strato di oro, mille volte più sottile di un capello, in cui vengono incise minuscole strutture a forma di croce (miliardi in un centimetro quadrato), e quando la metasuperficie viene illuminata da impulsi di luce laser le sue proprietà ottiche si modificano radicalmente, ma solo per un tempo brevissimo, di circa 1 picosecondo (pari a 1 milionesimo di milionesimo di secondo). Durante questa brevissima finestra temporale è quindi possibile modulare un secondo fascio di luce ‘scrivendo’ nella sua struttura (polarizzazione) un bit di informazione”. Questo “approccio senza precedenti potrebbe innescare una rivoluzione nelle telecomunicazioni, in quanto consentirà di codificare l’informazione in un fascio luminoso a frequenze elevatissime (fino a 1 milione di milioni di hertz) e trasmetterla nello spazio libero in modo sicuro e affidabile” assicurano dal PoliMi.  

Questa scoperta “potrebbe consentire di inviare enormi quantità di informazione a grande distanza senza la necessità di installare fibre ottiche e in totale sicurezza rispetto alle perturbazioni atmosferiche o alle intercettazioni” afferma Giuseppe Della Valle, Docente al Dipartimento di Fisica del Politecnico di Milano e coordinatore del Progetto Horizon 2020 Metafast.  

La scoperta è frutto di un consorzio internazionale a guida italiana che vede la collaborazione fra i gruppi di nanofotonica e di spettroscopia ultraveloce guidati da Giuseppe Della Valle e Giulio Cerullo del Dipartimento di Fisica del Politecnico di Milano, da Andrea Toma e Remo Proietti dell’Istituto Italiano di Tecnologia e dalla Rice University di Houston (Texas, Usa).