“Rafforzare la cooperazione a livello imprenditoriale tra Italia e Brasile sarebbe un’opportunità che gioverebbe ai due paesi. In questi tre giorni si è cercato di gettare le basi per future collaborazioni”. A sostenerlo all’Adnkronos è Nunzio Bevilacqua, giurista d’impresa ed esperto economico internazionale al termine di un tre giorni in Brasile al fianco di imprenditori italiani.
Si è conclusa ieri infatti a Brasilia, capitale politica e centro decisionale del Brasile, la missione istituzionale e imprenditoriale promossa da Brasilinvest con il suo presidente Mario Garnero tesa a focalizzare nuovi rapporti di cooperazione economica tra Italia e Brasile. L’obiettivo della mission, alla quale hanno partecipato tra gli altri l’azienda tecnologica italiana Topnetwork spa e il giurista d’impresa Bevilacqua, far conoscere i progetti di investimento: non solo quelli già in campo ma anche quelli realizzabili in un prossimo futuro proprio grazie alla sinergia con qualificati partner esteri e magari proprio italiani.
La mission, iniziata il 14 ottobre a San Paolo al Centro Impresario Mario Garnero, è stata l’occasione per trattare possibili future collaborazioni tra Italia e Brasile nell’area delle nuove tecnologie applicate al settore sanitario. Nel corso di un agenda fitta di incontri spiccano quelli con l’ammiraglio Flavio Rocha, segretario delle Questioni Strategiche della presidenza della Repubblica del Brasile, con il ministro della Salute Eduardo Pazuello e a Brasilia con il ministro degli Affari Esteri Ernesto Araujo.
L’incontro tra Bevilacqua e Araujo è stato l’occasione per affrontare il tema di un possibile incremento quantitativo e qualitativo del rapporto economico-imprenditoriale tra Italia e Brasile “partendo da una comunicazione che mostri, realisticamente, le opportunità attuali del Paese definito dal ministro stesso assolutamente ‘business friendly’ e soprattutto fortemente legato all’Italia”, ha spiegato Bevilacqua. Ma non solo. Nel corso dell’incontro, ha sottolineato ancora Bevilacqua, “è emersa la necessità che la relazione tra i due paesi si basi sempre di più su un percorso di medio-lungo periodo e che sia caratterizzata da quadri normativi chiari per dare fiducia agli investitori nel puntare sul Sistema-Paese”.
In un mondo che va sempre avanti, ha aggiunto Bevilacqua al termine della mission, “il restare fermi ci porta inevitabilmente a perdere posizioni e andare relativamente indietro. E’ necessario gettare le basi – mentre la maggior parte degli Stati attende la fine della ‘paralisi pandemica’ del Covid – per nuovi e virtuosi percorsi di cooperazione imprenditoriale tra Paesi con dna particolarmente compatibili. Questo significherebbe essere immediatamente reattivi e pronti in vista di una ripresa delle attività globali”, ha spiegato l’esperto. Le tecnologie e le infrastrutture, ha osservato, “sono certamente strategiche ma non dimentichiamo il turismo che, per entrambi i Paesi, non lo è da meno e potrebbe vedere dei percorsi di crescita reciproca”.
Un auspicato futuro rafforzamento dei rapporti tra i due paesi, ha sottolineato ancora Bevilacqua, “dovrebbe prevedere l’individuazione di attività economiche ritenute strategiche per il Brasile – che in questa fase non crede più di tanto nel multilateralismo – ma che sono comunque dotate di una congenita trasversalità con l’apporto dell’eccellenze del Made in Italy. Campi di interesse per il Brasile sicuramente sono le tecnologie ad ampio campo d’applicazione, le infrastrutture per la crescita e la modernizzazione del Paese, il turismo e l’energia. I prossimi passi da compiere dovrebbero essere quelli che portano a un confronto per far conoscere le opportunità di entrambi i Paesi. Dopo l’individuazione dei settori e delle necessità si potrebbe passare poi a una selezione delle realtà imprenditoriali italiane che possano rispondere alle specifica domanda e trovare il giusto terreno per operazioni imprenditoriali profittevoli”, ha concluso Bevilacqua.