Banca Mediolanum: “Così i pac si trasformano in ricchezza futura”

Gli italiani accumulano troppo denaro sui conti correnti e l’emergenza Covid19 ha accentuato una tendenza ormai consolidata. Solo ad agosto, secondo gli ultimi dati dell’Abi, i depositi sono aumentati di oltre 110 miliardi di euro rispetto ad un anno prima (+7%) portando la ‘ricchezza’ dei conti in banca a un nuovo record storico, 1.673 miliardi di euro. La situazione, sottolinea in un’intervista all’Adnkronos Stefano Volpato, direttore commerciale di Banca Mediolanum, “è allarmante”, perché “si tratta di circa un terzo del monte risparmio degli italiani”. Si parla di “una fetta importante della ricchezza del Paese che giace in maniera totalmente infruttifera nei conti correnti e a cui potremmo agganciarci per risolvere tantissimi dei nostri problemi”.  

Il problema è soprattutto di prospettiva: ha a che fare con un mondo radicalmente trasformato, dove le aspettative di vita sono crescenti. “Molte esigenze sono cambiate rispetto al passato. I nostri figli non riusciranno a lavorare subito dopo la laurea. Anzi, alcune ricerche dicono che in futuro i ragazzi raggiungeranno l’autonomia finanziaria verso i 40 anni”, osserva Volpato. Da qui, la necessità di pensare a come non far mancare loro nulla. In più, “bisogna considerare il ritiro progressivo dello stato sociale, le esigenze che avremo con delle prestazioni pensionistiche meno generose”. O ancora, “pensare all’assistenza sanitaria di genitori sempre più anziani”. Questo comporta, ragiona Volpato, la necessità di ‘accumulare’ qualcosa in più e il pac, o piano di accumulo, “può essere la soluzione giusta”.  

Lo strumento finanziario, di cui Banca Mediolanum è uno dei massimi esperti, “serve ad accantonare in modo efficiente, poco per volta, quella parte di risparmio che non si mette nei consumi e trasformarla in ricchezza futura, con obiettivi precisi”. Nella vita, “ci sono tante spese che si possono comprimere, soprattutto se ho chiaro il motivo per cui farlo, come un importante traguardo in termini di autonomia finanziaria”. Il mondo dei Pac, se affrontato per tempo, “può dare risposte importanti, anche ai giovani”.  

Il motivo per cui, nonostante tutto, gli italiani non si sono ancora trasformati in risparmiatori efficienti ha a che fare con qualcosa di più profondo. “Si vive, oggi, in un presente assoluto e le motivazioni arrancano. Ogniqualvolta non c’è una visione del futuro, la propensione al consumo e all’investimento diminuisce. Se ho una visione positiva dell’avvenire, mi metto in moto, altrimenti no”. Nella storia, però, “l’uomo ha sempre trovato il modo di rispondere alle crisi, quindi io non posso che essere ottimista sulla sua capacità di saper vincere le sfide”. A partire da quella del Covid19.