“Nel paese abbiamo molte imprese innovative, ma non abbiamo un ecosistema che incentivi lo sviluppo di queste realtà. Dobbiamo far sì che queste realtà entrino armoniosamente nel sistema produttivo e riescano a trasmettere stimoli per innovare tutto il sistema del nostro paese. Però abbiamo bisogno anche che questi giovani imprenditori apprendano dagli imprenditori più maturi ed esperti metodi di lavorare che possano dare più solidità alle loro giovani imprese”. Lo ha detto il ministro per l’innovazione Paola Pisano, intervendo all’evento Made in Italy: the restart, organizzato da Il Sole 24 ore.
“Ma tutto questo non basta – ha aggiunto – dobbiamo fare di più, per questo ci vuole l’impulso, che c’è stato durante l’emergenza, di richiedere che si mettesse l’opportunità di snellire le procedure per rendere l’Italia un campo attraente per la sperimentazione di frontiera. Per questo abbiamo inserito l’articolo 36 nel decreto semplificazioni, che ha l’obiettivo di consentire alle imprese, alle università, ai centri di ricerca e alle start up che vogliono avviare sperimentazioni, di portello fare per un periodo limitato grazie a una procedura semplificata in sostituzione agli adempimenti di natura burocratica e amministrativa che oggi ci sono per richiedere i permessi di sperimentare. Se al termine la sperimentazione è andata bene il governo deve promuovere le modifiche normative per consentire che questa innovazione venga utilizzata all’interno del nostro paese”.
“Aggiungo che le start up e giovani imprese devono entrare armoniosamente nell’economia, per questo inserito un altro articolo nel cura Italia che permette alle pubbliche amministrazioni di semplificare il processo di acquisto di tecnologia, non più con bandi ma con una procedura negoziata tra quattro operatori, di cui almeno uno deve essere una start up o una pmi innovativa” ha concluso il ministro.