Andrea Pinchera ha 18 anni e da un anno si è lanciato anima e corpo in un’attività imprenditoriale per la creazione di “negozi online”. Dall’inizio dell’emergenza Covid-19 ha aiutato decine di piccole attività a vendere via Web, coinvolgendo molti altri ragazzi come lui nel progetto. Questa è solo una delle mille storie di giovani che stanno adattando i piani di vita con spirito imprenditoriale e determinazione. Andrea è una delle 4 testimonianze portate in occasione di “Protagonisti di Futuro. Voci, storie e proposte di giovani”, iniziativa tenuta ieri a Roma e promossa dal Forum Disuguaglianze e Diversità, nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile di ASviS, con Global Thinking Foundation nel ruolo di tutor dell’evento.  

“I giovani devono fare sentire la loro voce ed essere protagonisti delle scelte che riguardano il loro futuro -afferma Enrico Giovannini, portavoce dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile – Mai come in questo momento, in cui molte scelte fondamentali stanno per essere prese per rilanciare il Paese dopo la crisi causata dalla pandemia, una mobilitazione delle giovani generazioni è necessaria per avere voce in capitolo su decisioni che ricadranno su di loro. L’ASviS, anche attraverso il Festival dello sviluppo sostenibile, mette a disposizione delle loro organizzazioni strumenti ideali per esprimere le loro opinioni con l’impegno di sostenerle e dare loro la visibilità che gli spetta.”  

Il 14,5% dei giovani italiani fra 18 e 24 anni abbandonano gli studi e la percentuale di giovani che non studiano e non lavorano fra i 20 e i 34 anni è fra le più alte dei paesi industriali (oggi 28,9% contro una media europea del 16,5%); inoltre il tasso di disoccupazione dei giovani e delle giovani italiani/e fra i 15 e i 24 anni (32,2% nel 2019, contro una media OCSE dell’11%) è più̀ che raddoppiato a partire dalla recente crisi economica e finanziaria del 2007, pur partendo da un punto già̀ molto alto rispetto ad altre economie avanzate. E una persona fra i 35 e i 48 anni ha il 32% di probabilità di rimanere intrappolata all’interno della “classe povera” di ricchezza (20% più povero) se anche i genitori appartenevano a questa classe, alla loro stessa età. La stessa probabilità è pari al 12% se i genitori appartengono alla classe più agiata (20% più ricco), spiega il ForumDD.