“Secondo me la revoca non la vogliono fare, vogliono fargli perdere in borsa soldi per fargli abbassare il costo delle quote e prenderne poi una parte. Un’operazione al limite della violazione delle leggi che regolano la Borsa, però è evidente che l’operazione è quella”. Lo dice all’Adnkronos Edoardo Rixi, deputato ligure della Lega ed ex viceministro ai Trasporti, a proposito della partita tra il Governo ed Aspi sulla revoca della concessione autostradale. “Oppure – aggiunge – l’altra opzione sarebbe costringerli ad un aumento di capitale e subentrare nell’aumento di capitale”. 

“Non vorrei – continua Rixi a proposito dei rumors su un eventuale ingresso di Cassa depositi e prestiti in Aspi – che finisca che una finanziaria pubblica entra a dare liquidità ad una società che oggi è privata e poi magari sarà il pubblico ad accollarsi gli oneri eventuali delle compensazioni che invece dovrebbero spettare al privato”. “Perché altrimenti – aggiunge – che cavolo di punizione è se è il pubblico a metterci i soldi? E’ un regalo non una punizione!”.  

E sul governo, “i Cinque Stelle ormai sono come gli struzzi: mettono la testa sotto la sabbia e ingoiano qualsiasi cosa. Pur di rimanere lì sono disposti a fare di tutto, si è visto e si continuerà a vedere”, dice l’ex viceministro ai Trasporti, escludendo l’ipotesi che la durata del governo possa essere legata in qualche modo alla partita in corso tra l’Esecutivo e Aspi sulle concessioni autostradali.