L’assemblea dei delegati di Fondazione Enasarco ha approvato il bilancio consuntivo 2019, chiuso con un avanzo economico pari a 233 milioni di euro, in netto aumento rispetto al 2018, di oltre 90 milioni. L’avanzo del 2019 è già diminuito di 11 milioni, somma destinata preventivamente al Fondo Firr, il trattamento di fine rapporto degli iscritti.
Tutti in miglioramento i saldi di bilancio principali, in particolare sono positivi i risultati conseguiti nella gestione istituzionale con un saldo complessivo di +188 milioni, a fronte dell’avanzo di +170 milioni del 2018 e di quello del bilancio tecnico 2017 previsto in +188 milioni. Il patrimonio complessivo della Fondazione cresce ed arriva a quota 7,8 miliardi, di cui 5.196 milioni costituiscono il patrimonio della previdenza, pari a 5,18 volte il valore delle pensioni in essere e 2.392 milioni il patrimonio del Firr.
Il saldo della gestione previdenziale (+71 mln) continua a crescere, con entrate previdenziali che finanziano la spesa per prestazioni. Le spese di funzionamento diminuiscono dell’1,3%, ma i risparmi realizzati non hanno intaccato l’efficacia dei servizi all’utenza, comunque migliorati, come dimostrano le nuove funzionalità disponibili, sia quelle previste nell’area riservata, che quelle introdotte con la nuova app Enasarco.
Positivi i risultati nella gestione del patrimonio. I proventi finanziari ordinari lordi, infatti, sono passati dai 113 mln del 2018 agli oltre 154 mln del 2019. Il saldo finanziario totale è pari a 182 mln, contro 75 mln del 2018. Il patrimonio liquido è passato dal +5% del 2011 al +48% del 2019, mentre il valore complessivo del patrimonio della Fondazione espresso al fair value è cresciuto di oltre il 19% rispetto al 2012.
Il rendimento lordo del patrimonio finanziario nel 2019 è stato del 3,9%. Nel 2019 le scelte d’investimento hanno visto prevalere strumenti finanziari liquidi e a basso costo gestionale, con profilo di rischio/rendimento allineati all’asset allocation strategica che il Consiglio di amministrazione ha approvato. Per ciò che riguarda la gestione della dismissione immobiliare nel 2019, pur continuando le attività volte alle vendite dirette agli inquilini, si stanno sviluppando nuove strategie di gestione: dalle vendite delle unità immobiliari libere all’asta, alla gestione del patrimonio residuo diretto ed indiretto tramite lo strumento della Sicaf, con la finalità di ottimizzare i risultati e diminuire i costi di gestione.
L’assemblea dei delegati, che si è tenuta per la prima volta totalmente in videoconferenza per rispettare le disposizioni anti-Covid, è stata chiamata a votare anche il complesso delle misure di sostegno economico per gli agenti, rappresentanti e consulenti finanziari che hanno subito un decremento del reddito a causa dell’emergenza. In quest’ambito, sono state approvate le modalità di recepimento dell’ ‘Accordo per il sostegno della filiera commerciale’ per l’anticipazione di una quota del Firr ed è stato approvato lo stanziamento di ulteriori 16 mln (oltre i 2 milioni aggiuntivi già proposti dal CdA) per le erogazioni straordinarie, che si vanno ad aggiungere agli 8,4 già precedentemente approvati dal Consiglio.
Si raggiunge la quota complessiva di 26,4 mln dall’inizio del periodo di emergenza. In particolare, lo stanziamento ulteriore dei 16 mln sarà sottoposto al parere dei Ministeri vigilanti.
E la Fondazione comunica che “con nota del 26 giugno, il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il ministero dell’Economia e delle Finanze, ha comunicato l’approvazione della delibera dell’assemblea dei delegati del 18 dicembre 2019, con la quale sono state apportate alcune modifiche al Regolamento delle attività istituzionali. Con la c.d. Miniriforma, la Fondazione Enasarco si è posta l’obiettivo di agevolare l’ingresso e la permanenza nella professione dei propri iscritti. Con l’introduzione dell’articolo 5 bis, ‘Agevolazioni giovani agenti’, la Fondazione ha stabilito un regime contributivo agevolato per quegli agenti, rappresentanti di commercio e consulenti finanziari che nel triennio 2021-2023 vengono iscritti per la prima volta oppure ricevono un nuovo incarico di agenzia dopo tre anni di inattività. In entrambi i casi le agevolazioni sono valide per gli iscritti fino a trent’anni di età”, conclude la nota.