L’Italia ad oggi sembra la meta turistica ‘più ambita’ d’Europa per la prossima estate anche se con numeri in calo a causa dell’incertezza causata dalla pandemia: per il periodo da giugno ad agosto il numero delle prenotazioni aeroportuali indica come in Italia si contano 407 mila prenotazioni (-68,5%), in Spagna 403 mila (-63,7%) ed in Francia 358 mila (-66,3%). E’ quanto emerge dal bollettino di questa settimana dell’Enit. Le strutture ricettive registrano una minore disponibilità di posti letto per il mese di giugno, “un segnale che lascia ben sperare” sottolinea l’Ente.  

E anche il prezzo medio delle camere in vendita sulle OTA (le agenzie online) che ha subito un calo generalizzato a febbraio e marzo, si sta risollevando in tutta Italia già in previsione del mese di giugno. Certo la settima settimana appena osservata dall’ufficio Studi Enit ha rilevato un andamento ancora molto debole degli arrivi aeroportuali nel 2020, con perdite dal 1° gennaio al 26 aprile del -63,4% rispetto allo stesso periodo del 2019 (che sale a -94,7% da marzo e aprile), proseguendo il trend di maggiore profondità di calo dovuto alla domanda internazionale fermata dalle restrizioni antivirus.  

Scendono gli arrivi dal mercato cinese allo -77,4% (valore massimo) e dagli Usa (-71,7%), contro il calo inferiore del -54,5% registrato dalla Russia. Ma la situazione mondiale degli arrivi aeroportuali internazionali tra gennaio e marzo 2020, evidenzia un calo generalizzato del -38,2% rispetto al I trimestre del 2019, che vede in testa la diminuzione in Asia e Pacifico con il -48,7%, seguita al secondo posto dall’Europa col -36,4%, dall’Africa e Medio Oriente col -29% e dalle Americhe al -26,7%.  

In Europa è l’area del Centro-Est europeo a subire il calo più profondo pari al -40,7%, seguita dall’Europa Occidentale col -39,7% e dal Sud Europa col -39,2% mentre l’Europa del Nord limita il danno al -33,9%.