Risultati in crescita per Alperia nel 2019. Il gruppo chiude l’esercizio con ricavi complessivi attestati a 1,563 miliardi di euro, in notevole aumento rispetto all’anno scorso (+ 291 milioni) grazie soprattutto al consolidamento per la prima volta della controllata Alperia Sum (attiva nel settore della vendita di energia elettrica e gas). L’anno 2019 è stato caratterizzato da pioggia e caldo sopra la media; la produzione idroelettrica è risultata in leggero aumento rispetto a quella dell’anno precedente (+ 1%). Il prezzo medio dell’energia registrato presso la Borsa elettrica è stato pari a poco più di 52 euro/MWh, in notevole calo rispetto al 2018 (- 14,7%).
In netta crescita anche l’ebitda di gruppo risultato pari a 236,7 milioni di euro contro 198,4 milioni del 2018; il confronto tra i due anni non è tuttavia omogeneo, tenuto anche conto dell’applicazione del nuovo principio contabile internazionale Ifrs 16 (Leasing), (della classificazione tra le Discontinuing Operation di alcune società, ( del cambio del perimetro di consolidamento. L’utile netto di Gruppo, pari a 56,2 milioni di euro, è stato particolarmente positivo, mentre il 2018 si era chiuso con un risultato positivo di 42,4 milioni; tale positivo risultato beneficia anche di un’operazione una tantum effettuata dal Gruppo costituita dall’affrancamento fiscale di alcuni “intangible assets” iscritti nel proprio bilancio a seguito di un’operazione straordinaria di aggregazione pregressa.
In notevole aumento sono risultati anche gli investimenti relativi alla gestione ordinaria del Gruppo effettuati nel 2019 pari a circa 105 milioni di euro (nel 2018 erano risultati pari a 84 milioni di euro), in particolare nella distribuzione di energia elettrica per rafforzare la qualità e la continuità del servizio e nella generazione per l’ammodernamento delle centrali idroelettriche. L’indebitamento finanziario netto è in aumento rispetto al 2018, attestandosi – a fine 2019 – a 395,8 milioni di euro (era 387,6 milioni di euro al 31 dicembre 2018).
Quest valore ha risentito – in negativo – della prima applicazione del principio contabile IFRS 16 che ha comportato l’insorgere in bilancio di un debito finanziario, pari al 31 dicembre 2019 a un importo di circa 46,2 milioni di euro, riferito in primis alle opere cd. “bagnate” asservite ad alcune concessioni idroelettriche, e – in positivo – dall’inclusione, nel conteggio dell’indebitamento finanziario netto, di un credito finanziario connesso alla proprietà della linea elettrica di alta tensione, pari alla medesima data a 30,5 milioni di euro, rilevato in ottemperanza al principio contabile Ias 17 (ora divenuto Ifrs 16). Al netto di detti due effetti straordinari, anche nel 2019 il gruppo ha confermato la propria capacità di generare cassa.
Circa l’effetto dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, il Gruppo si è prontamente attivato per aiutare il territorio altoatesino tramite diverse iniziative di sostegno sia dei clienti finali sia di alcune associazioni impegnate nella gestione della suddetta emergenza. Indubbiamente il rallentamento prima, e poi il blocco, delle attività produttive ha avuto ed avrà anche nel prossimo futuro un effetto depressivo sulla domanda e sul valore delle commodity, ma occorre evidenziare che il Gruppo si era già coperto dalla volatilità dei prezzi dell’energia elettrica, vendendo a termine una parte preponderante della propria produzione.
Sul piano commerciale sono sicuramente ipotizzabili delle sofferenze, ma – almeno per quanto riguarda la clientela altoatesina – il tessuto sociale ed imprenditoriale della Provincia di Bolzano è tradizionalmente forte e radicato e quindi fa ben sperare in una rapida ripresa quando la situazione emergenziale finirà. Nell’attuale situazione di estrema incertezza, pur non essendo oggettivamente in grado di prevedere la totalità e la pervasività dei sopra menzionati impatti, il Gruppo ha comunque tenuto conto di alcuni effetti ipotizzabili, con l’appostazione di idonei fondi nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2019.
Per quanto riguarda la capogruppo Alperia SpA, a fronte di un utile netto pari a circa 27,6 milioni di euro (nel 2018 il risultato era ammontato a circa 27,2 milioni di euro), il Consiglio di Gestione ha proposto la distribuzione ai soci di 26,0 milioni di euro a titolo di dividendi riferiti all’esercizio 2019 (+ 2,0 milioni rispetto ai dividendi deliberati l’anno scorso), l’accantonamento di circa 1,4 milioni di euro alla riserva legale (come previsto dalla vigente normativa) e il riporto a nuovo dei restanti circa 0,2 milioni.
”L’anno 2019 – commenta il direttore generale Johann Wohlfarter – ha registrato un risultato di esercizio in decisa crescita, grazie anche al contributo di Alperia SUM, consolidata per la prima volta. A partire dal 1° gennaio 2019 è divenuta operativa la riorganizzazione della parte commerciale del Gruppo: accanto ad Alperia Smart Services Srl, che opera come venditore di energia e di servizi diversi ai clienti finali, ha iniziato la sua attività Alperia Trading Srl con il compito di commercializzare la produzione di energia del Gruppo e di gestire l’attività di trading di energia. Nel mese di ottobre 2019 è stato presentato a tutti i collaboratori di Alperia Smart Services Srl, oltre alla nuova organizzazione, il primo piano commerciale di Gruppo riferito al triennio 2020 – 2022; un importante contributo, che faciliterà il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi del piano, verrà dato dal progetto di trasformazione digitale del Gruppo, attualmente in corso, la cui prevista durata abbraccia un periodo di tre anni. Circa l’emergenza Covid-19, abbiamo tempestivamente attivato tutte le misure necessarie per garantire sia la continuità delle attività, sia la tutela della salute dei nostri collaboratori, nonché l’assistenza proattiva alla nostra clientela, famiglie e imprese. La solidità economico-finanziaria, gestionale e industriale del Gruppo raggiunta in questi anni e le azioni organizzative e gestionali adottate in questo periodo ci consentiranno di limitare gli effetti negativi derivanti dall’emergenza Covid-19.”
“Il Gruppo Alperia – ha dichiarato la presidente del Consiglio di Gestione Flora Emma Kröss – ha confermato il proprio ruolo di attore primario a supporto dello sviluppo del territorio provinciale generando un valore aggiunto a beneficio dell’Alto Adige di circa 236 milioni di euro (in netto aumento rispetto a quello prodotto nel 2018 pari a circa 222 milioni), sotto forma, tra l’altro, di imposte e tasse versate, di stipendi al personale dipendente con oltre 1.000 unità, di beni, servizi e lavori a fornitori locali, di canoni e sovracanoni sull’utilizzo delle acque pubbliche, di oneri per interventi ambientali, di sponsorizzazioni. In questo drammatico momento di emergenza che sta vivendo il Paese, voglio ringraziare tutti i nostri collaboratori che stanno continuando a garantire, con l’efficienza di sempre, l’erogazione di servizi essenziali sul territorio”.