Richeldi: “Quarantena a 10 giorni? Valuteremo rischi e benefici”

“Il Centro europeo per il controllo delle malattie ha calcolato che, riducendo da 14 a 10 i giorni della quarantena, potrebbe sfuggire il 6% delle persone. Quanto vale questo 6% dipende dalla situazione epidemiologica: se c’è un’alta circolazione del virus non ce lo possiamo permettere, mentre in caso contrario se ne può discutere. L’Ecdc raccomanda in questo periodo di non modificare la durata della quarantena. E noi martedì valuteremo con gli esperti del Comitato se l’eventuale rischio è compensato dai benefici”. A dirlo all’Adnkronos Salute è Luca Richeldi, direttore dell’Uoc di Pneumologia del Policlinico Gemelli Irccs di Roma e membro del Comitato tecnico scientifico (Cts) per l’emergenza coronavirus. 

Dopo la Francia, dunque, come annunciato dal ministro della Salute Roberto Speranza anche l’Italia valuterà se abbreviare la durata della quarantena. “Bisogna anche considerare – riflette Richeldi – che più le misure sono restrittive, più è difficile farle rispettare. E che ci sono già persone che non rispettano la quarantena. Dunque ora, sulla base delle evidenze scientifiche, si tratta di valutare rischi e benefici”, conclude.