Pregliasco: “Tamponi? Meglio linea più restrittiva”

Le nuove linee guida dell’Oms sulla certificazione della guarigione da Covid-19, indicano che non sono più necessari 2 tamponi negativi e bastano 3 giorni senza sintomi. Ma il virologo dell’università degli Studi di Milano, Fabrizio Pregliasco, frena: “In questo momento, vista soprattutto la situazione di fanalino di coda della Lombardia rispetto a una presenza importante nella comunità del virus, penso sia opportuno continuare con questa opportunità”, cioè quella di certificare la guarigione con i due tamponi consecutivi con esito negativo, “con questa scelta più restrittiva – dice l’esperto, intervenuto a Radio 1 ‘Giorno per giorno’ – valutando nel tempo un’adesione”.  

Anche perché, sottolinea, “questo monitoraggio purtroppo dovremo continuare a farlo. Il virus diventerà endemico e dovremo fare i conti” con Sars-Cov-2 “per lungo tempo”. L’Organizzazione mondiale della sanità, osserva, “ha una grande difficoltà a mediare aspetti scientifici con aspetti politici e in particolare questa indicazione è data su indicazioni di scala mondiale e quindi su orientamenti in particolare nei servizi sanitari di quei paesi che non hanno quella forza che ora, dopo i primi momenti di affanno in Italia e in Europa, in Italia c’è, di eseguire tamponi, e quindi dare indicazioni generali per ottimizzare gli sforzi dei servizi sanitari nazionali”.  

E’ una problematica “che via via si aggiorna”, aggiunge il virologo riferendosi a quanto si osserva oggi riguardo all’infezione e alla contagiosità dei pazienti. “In questi pochi mesi sono stati fatti molti passi avanti in termini di conoscenza di questo virus perfido che all’inizio ci ha nascosto molte delle sue caratteristiche”. La ricerca, conclude Pregliasco, “va avanti per tentativi ed errori e l’aggiornamento della comunità che vorrebbe avere risposte da un giorno all’altro rispetto alle domande, alle paure in particolare nei primi tempi, ovviamente vanno a cozzare contro una ricerca che arranca e che a volte commette diciamo ‘errori’, fa delle valutazioni che poi non sono confermate”.