di Margherita Lopes”Tutte le prove disponibili suggeriscono che il virus che provoca Covid-19 abbia una fonte zoonotica. E tutte le prove disponibili ad oggi suggeriscono che il virus ha un’origine animale naturale e non è un virus manipolato o costruito in laboratorio”. Lo afferma all’Adnkronos Salute un portavoce dell’Ufficio per l’Europa dell’Organizzazione mondiale della sanità, tornando sulla questione dell’origine di Sars-CoV-2 dopo i sospetti adombrati da più parte nei giorni scorsi, ed evidenziando anche l’intenzione dell’Oms di lavorare “per identificare la fonte animale del virus”, il cosiddetto ospite intermedio, “attraverso missioni scientifiche internazionali”.
Se infatti il virus ha un legame con i pipistrelli, “di solito – riflette il portavoce di Oms Europa – è limitato lo stretto contatto tra uomo e pipistrelli, dunque è più probabile che la trasmissione del virus dai pipistrelli agli esseri umani sia avvenuta attraverso un’altra specie animale. Questo ospite intermedio potrebbe essere un animale domestico, un animale selvatico o uno selvatico addomesticato e, per ora, non è stato identificato – rilevano dall’Oms Europa – Sono attualmente in corso o in programma numerose indagini per comprendere meglio l’origine dell’epidemia in Cina, tra le quali ricerche su casi umani con insorgenza dei sintomi a Wuhan e dintorni alla fine del 2019, campionamento ambientale da mercati e fattorie nelle aree in cui sono stati identificati i primi casi umani, e dati dettagliati sulla fonte e il tipo di specie selvatiche e animali da allevamento venduti in questi mercati. I risultati di questi studi sono essenziali per prevenire ulteriori introduzioni zoonotiche del virus che causa Covid-19 nella popolazione umana”.
“L’Organizzazione mondiale della sanità non è attualmente coinvolta negli studi in Cina”, ma “continua a collaborare con esperti di salute animale e umana, Paesi e altri partner per identificare lacune e priorità della ricerca per il controllo di Covid-19, compresa l’eventuale identificazione della fonte del virus in Cina”. L’Oms Europa ricorda inoltre che l’Agenzia con base a Ginevra ha “accettato l’indicazione del Comitato di emergenza del 1 maggio che invita a lavorare per identificare la fonte animale del virus attraverso missioni scientifiche e collaborative internazionali, in collaborazione con l’Organizzazione mondiale per la salute degli animali e l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura”. Dunque l’Oms “vorrebbe lavorare con partner internazionali e, su invito del governo cinese, partecipare alle indagini sull’origini animale” del virus.
“Tutte le prove disponibili ad oggi suggeriscono che il virus ha un’origine animale naturale e non è un virus manipolato o costruito. Molti ricercatori sono stati in grado di esaminare le caratteristiche genomiche del virus – conclude il portavoce dell’Oms Europa – e hanno scoperto che i dati non supportano il fatto che si tratti di un patogeno di laboratorio”.