(Adnkronos) – “Certamente quello che dice” l’infettivologo Matteo Bassetti “è vero: se oggi possiamo fare questo Festival di Sanremo camminando tranquillamente senza mascherine e senza nulla è perché c’è stato negli anni scorsi tutto il lavoro che è stato fatto da tutta la parte sanitaria, e non, e dalla popolazione che si è vaccinata. Perché altrimenti non saremmo qui sereni così a guardare lo spettacolo”. Non ha dubbi Giorgio Ardizzone, direttore del Dipartimento di emergenza e accettazione dell’Asl 1 in Liguria, medico che si è occupato con i colleghi del piano sanitario per il Festival di Sanremo. Ma, allo stesso tempo, ammette di non aspettarsi un grazie, da operatore sanitario, per aver contribuito a fronteggiare Covid.  

Interpellato in merito alla riflessione del collega Bassetti, che ieri ha bollato come “grave dimenticanza” il fatto che, “di tanti che saranno a Sanremo, non ci saranno quelli che hanno reso possibile il ritorno alla normalità” e cioè i medici, gli infermieri, gli operatori che hanno combattuto in prima linea l’emergenza pandemica, Ardizzone ha osservato all’Adnkronos Salute: “Non so se si riferisse a qualcosa di particolare. Io personalmente non ho molta fiducia che ci sia un moto di riconoscenza, dopo che le cose passano. Non mi aspetto niente. E’ il nostro lavoro, abbiamo fatto tutti il nostro dovere. Se è passata questa situazione e possiamo vivere meglio, siamo felici così. Siamo felici di avere contribuito col nostro lavoro ad arrivare a questo risultato. Io personalmente son contento, ecco. Sono contento di avere fatto il mio lavoro e di avere contribuito a far sì che il Festival tornasse alla normalità, come tante altre cose”.