(Adnkronos) – “L’emergenza sanitaria ha reso ancora più evidenti anche le fragilità del Sistema sanitario nazionali, fragilità su cui siamo impegnati per accelerare interventi, non ultimi quelli messi in campo con il Pnrr, per superare disuguaglianze a livello territoriale e risolvere criticità già esistenti e che la pandemia ha acutizzato. Risorse, prevenzione, valorizzazione del personale sanitario sono tre priorità che da subito ho posto nell’agenda del mio mandato al ministero della Salute”. Così il ministro della Salute Orazio Schillaci nel suo messaggio di saluto alla quinta edizione dell’”Inventing for Life Health Summit” quest’anno dedicato al tema: “Investing for Life: la salute conta”, organizzato da Msd Italia oggi a Roma all’Auditorium Ara Pacis.  

“La sanità è stata costantemente sotto finanziata per tutto il periodo pre-pandemico – sottolinea Schillaci – e ho assunto l’impegno di fare in modo che siano garantite più risorse. Un primo segnale, nonostante le oggettive difficoltà dovute al caro energia e alla guerra in Ucraina, lo abbiamo dato con la legge di bilancio 2023 incrementando il Fondo sanitario nazionale per gli anni 2023-2024-2025”. Per il ministro, però, “non basta agire sulla leva finanziaria”, occorre semmai “ripensare il modello organizzativo della sanità italiana creando alternative valide sul territorio, in modo tale che il cittadino non sia costretto a rivolgersi all’ospedale anche per trattamenti non urgenti sovraffollando i pronto soccorso. A ciò si aggiungono le liste d’attesa per le prestazioni ambulatoriali e i ricoveri ospedalieri che durante la pandemia hanno accumulato notevoli ritardi”.  

Per ridurre i tempi di attesa, “puntiamo a rafforzare la rete territoriale con apparecchiature sanitarie e diagnostiche per migliorare la governance aziendale e regionale – prosegue Schillaci nel suo messaggio – e, in relazione ai ricoveri programmati, a introdurre modelli e standard per il monitoraggio sistemico e strutturato a livello nazionale del percorso del paziente, dal momento della presa in carico della domanda, all’inserimento in lista d’attesa, all’accesso al ricovero, fino alla sua dimissione”.  

La “riorganizzazione della sanità”, però, “non può prescindere da un investimento forte sul personale sanitario – avverte Schillaci – affinché sia adeguatamente valorizzato, sia professionalmente che economicamente. Recuperare attrattività del lavoro nel servizio sanitario pubblico è un’altra urgenza che mi vede impegnato”.  

Altro tema centrale, la prevenzione: “rafforzare le attività di screening oncologico e la promozione di corretti stili di vita sono le due direttrici lungo le quali ci stiamo muovendo – rimarca il ministro -. La prevenzione oltre a dare piena attuazione al concetto di salute inteso come benessere psicofisico, e non solo assenza della malattia, consente di garantire sostenibilità economica al sistema perché investire in prevenzione significa risparmiare sulle cure. In questo contesto, ricerca e innovazione giocano un ruolo importante”.  

Il sostegno “alla ricerca è fondamentale e trova massima attenzione da parte del ministero della Salute – aggiunge Schillaci – non solo in termini di supporto economico. I decreti sui comitati etici in materia di sperimentazioni cliniche, che ho firmato pochi giorni fa, rappresentano un segnale rilevante di impulso alla ricerca sanitaria che oltre a consentire maggiore disponibilità di alternative terapeutiche costituisce uno straordinario volano per la crescita socioeconomica di un importante settore produttivo della nostra Nazione: si tratta infatti di provvedimenti importanti per l’iter regolatorio di approvazione delle sperimentazioni cliniche che aiuteranno a migliorare la performance dell’Italia nel settore, muovendosi nella direzione di una minore burocrazia senza rinunciare a quel livello di rigore scientifico imprescindibile per garantire farmaci e dispositivi medici sicuri e sviluppo complessivo del sistema e del tessuto industriale di riferimento”. Infine, un passaggio sulla pandemia: “Ha dimostrato i vantaggi del ricorso alla telemedicina che trova nella Missione 6 del Pnrr un significativo investimento che vede operare in sinergia pubblico e privato. L’innovazione rappresenta senza dubbio la chiave di volta di un’assistenza sanitaria in cui ospedale e territorio dialogano assicurando una presa in carico globale della persona rispondendo a bisogni di salute e sociali in modo appropriato e tempestivo. Sono certo che con la collaborazione di tutti riusciremo a tagliare i traguardi che ci siamo posti”, conclude.