(Adnkronos) – Un centinaio di associazioni che si occupano di persone con autismo scrivono all’Istituto superiore di sanità lanciando un allarme sul rischio che venga “tagliato il diritto alla cura di migliaia di bambini autistici”. Secondo l’Istat, evidenziano le associazioni in una nota, nelle scuole dalla prima elementare alla terza media sono 43 mila i bambini e ragazzi con disturbi dello spettro autistico (Asd), almeno un terzo dei quali gravi. “Una ricerca dell’Iss stima che nel 2018 un bambino di 7-9 anni su 74 era compreso nell’Asd, fenomeno in fortissima crescita”. Nella lettera-appello indirizzata all’Istituto le associazioni e due sindacati della funzione pubblica avvertono sul rischio che venga peggiorata la linea guida n.21 sull’autismo.  

Il punto spiegano è che “la nuova proposta di fine 2022 esonera di fatto le aziende sanitarie locali dall’obbligo del ‘trattamento intensivo precoce’, una decisione che rischia di ridurre gravemente gli interventi riabilitativi per decine di migliaia di bambini con Asd. Molti di loro oggi possono ottenere 25 ore di intervento alla settimana, in considerazione della complessità della loro condizione e del forte bisogno di supporto. Ma la direzione e qualificazione del personale e la formazione dei genitori è compito delle Asl e, per ottenerle, occorre spesso rivolgersi al magistrato. La proposta di aggiornamento della nuova linea guida pone tutti gli interventi sullo stesso piano e consente alle Asl di scegliere quelle con minor costo, indipendentemente dalla loro maggiore o minore efficacia”, sostengono le organizzazioni firmatarie della lettera. Da qui la richiesta di “fermare un provvedimento che priverebbe migliaia di bambini degli interventi che la comunità scientifica internazionale ritiene più efficaci e che garantirebbero maggiore qualità di vita ad intere famiglie nel corso degli anni ed anche un risparmio futuro, in termini di assistenza, alle casse dello Stato”.