(Adnkronos) – Non riuscire più a mettersi gli scarponi da sci o farlo con grande dolore. E’ questo il primo segnale d’allarme che gli appassionati dello sport invernale per antonomasia non devono sottovalutare rispetto ad un problema all’anca. “L’incidenza di protesi all’anca tra appassionati è molto elevata, ma dopo l’intervento si può tornare a sciare senza problemi anche per 80enni”. Lo sottolinea all’Adnkronos Salute è Alessandro Calistri, chirurgo ortopedico e traumatologo specializzato in chirurgia dell’anca e ricercatore del dipartimento di Scienze anatomiche istologiche medico legali e dell’apparato locomotore dell’Università Sapienza di Roma.  

Ma sciare non è uno sport scevro da rischi per l’anca. “Abbiamo la caviglia bloccata e questo è sempre un rischio – precisa Calistri – Per questo ci sono tanti traumi distorsivi determinati da una brusca rotazione”. Quello che accade alla fine della stagione è che l’appassionato cha ha scoperto un problema all’anca chiami il chirurgo per un consulto. “Tra gli sportivi candidati alla protesi la quota di sciatori è numerosa – ricorda il chirurgo – Se l’operazione è fatta a regola d’arte si torna in pista, le linee guida indicano nel praticare lo sport con attitudine e cautela”.