Strafalcioni e bufale, da autore Lercio.it libro dissacrante su Medicina ‘fraintesa’

(Adnkronos) – “Antitanica, con questo termine si indica il vaccino contro i Titani. Avere il ‘cerone nell’orecchio’: ostruzione del canale uditivo che si riscontra tipicamente negli attori teatrali che recitano soprattutto con le orecchie. ‘Colonscopia in seduzione’: esame endoscopico durante il quale viene inserita nel canale rettale una lunga sonda. Viene effettuato da uno specialista che ti seduce fino a farti pensare che questa tecnica non comporti dolore. ‘Tacchipirina’: farmaco ad azione analgesica largamente utilizzato per contrastare il dolore dei piedi causato dallo stare molto tempo sui tacchi”. 

Sono alcune delle ‘chicche’ del libro ‘Non cielo dicono!’ – Manuale complottista di Medicina molto alternativa’ (Sperling&Kupfer) scritto da Stefano Pisani, uno degli autori di Lercio.it qui per la prima volta come alla prova da solista con una carrellata diverte su come la medicina possa essere ribaltata dagli strafalcioni o dalle bufale e trovare in alcune intelligenze ancora credibilità.  

“La scienza medica non è perfetta. Tutt’altro! E loro, i professoroni, ci tengono nascoste tantissime informazioni medicamentose solo ed esclusivamente nell’interesse delle grandi case farmaceutiche – scrive nella prefazione Pisani ironizzando su complottisti, bufale fake news che hanno trovato con la pandemia Covid terreno fertile – Quanti di noi sono affetti da ‘vene vanitose’ e non lo sanno? Quanti hanno le ‘piastrelle basse’ a loro insaputa? A quanti basterebbe un’’aspirina fosforescente’ per stare subito meglio? Ma ‘Big Pharma’ non vuole che si sappia”. Ma tutti questi professoroni , con le loro lauree e la loro calligrafia illeggibile, non avevano previsto l’internet e il potere del popolo della rete! E così, il 

“Il popolo della rete, dopo decenni di menzogne, segreti e bugie, non ci sta più a farsi fregare. Non lo può sconfiggere nessuno, figuriamoci questi quattrocchi col camice, con i loro stetoscopi, la loro scienza e i loro esami delle feci nell’’apposito contenitore’ (io le mie feci le metto dove voglio!)”, conclude Pisani.