(Adnkronos) – A 23 anni dalla promulgazione della Legge 91/1999, istitutiva del Centro nazionale trapianti (Cnt) e concepita per disciplinare una delicata materia dai molteplici e complessi risvolti, si sono aperte oggi le richieste di adesione all’Intergruppo parlamentare Donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule, promosso dalla senatrice Elisa Pirro.  

L’iniziativa – spiega una nota dell’Intergruppo – è stata presa da un gruppo di parlamentari di diversa appartenenza politica, nell’intento di favorire l’adozione di nuove scelte politiche in grado di rafforzare la cultura delle donazioni e potenziare questo specifico settore, ponendo l’Italia e il suo sistema sanitario nelle condizioni di offrire risposte in linea con le esigenze poste dai tempi attuali. Il nuovo organismo intende infatti creare i presupposti per dotare il nostro sistema sanitario di un nuovo paradigma gestionale per questo specifico ambito sanitario che ha il compito di salvare vite umane; un paradigma che tenga conto, grazie anche a una attenta attività di confronto con i Paesi più avanzati, delle metodologie e delle soluzioni tecnologiche innovative che sarebbero in grado di modificare in senso migliorativo l’efficacia del nostro sistema sanitario. 

“Dobbiamo dire innanzitutto che in Italia abbiamo centri di eccellenza – sottolinea Pirro – e che negli ultimi anni l’attività scientifica e la ricerca hanno fatto progredire molto la medicina dei trapianti. In proposito voglio ricordare il recente caso della bambina cinese di 5 anni affetta da epatoblastoma, una gravissima patologia tumorale del fegato, sottoposta con successo a un complicato trapianto che ha collegato il fegato del donatore al cuore della paziente, eseguito dall’équipe chirurgica del Centro trapianti di fegato dell’Ospedale Molinette di Torino diretto dal professor Renato Romagnoli. L’intervento è riuscito anche grazie a un team multidisciplinare composto da cardiologi, nefrologi, cardiochirurghi, anestesisti e rianimatori degli ospedali Regina Margherita e Molinette di Torino. L’Intergruppo nasce quindi anche per sensibilizzare sulle terapie che, grazie ai trapianti di organi, tessuti e cellule, possono cambiare la vita di persone affette da gravi malattie e che non hanno altre scelte se non il trapianto”. 

Obiettivo iniziale dei componenti dell’Intergruppo in via di costituzione – continua la nota istituzionale – sarà quello di raccordarsi con i diversi organismi (istituzioni pubbliche e private, società scientifiche ed espressioni del mondo advocacy) che, a diverso titolo e con diverse motivazioni, sono impegnati sul fronte della donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule. L’intento è di raccogliere elementi informativi, dati e suggerimenti utili all’elaborazione condivisa di proposte. 

Nel 2021, secondo i dati resi noti dal Cnt, hanno complessivamente avuto accesso a trapianti d’organo 3.778 pazienti: un dato che è necessario incrementare se si considera che, attualmente, risultano essere in lista di attesa oltre 8mila pazienti con tempi medi di attesa che, in alcuni casi, superano i 3 anni. Si evidenzia inoltre una notevole disomogeneità di accesso nei diversi contesti territoriali, con una significativa penalizzazione per quanto riguarda il Sud del Paese.