L’Agenzia europea del farmaco Ema ha avviato la valutazione di una domanda di estensione dell’uso di baricitinib (Olumiant*), per includere il trattamento di Covid-19 in pazienti a partire dai 10 anni di età che necessitano di ossigenoterapia supplementare. Si tratta di un immunosoppressore attualmente autorizzato per la somministrazione in adulti con artrite reumatoide o dermatite atopica (eczema), da moderate a gravi. Baricitinib blocca l’azione di enzimi chiamati Janus chinasi, che svolgono un ruolo importante nei processi immunitari all’origine dell’infiammazione. L’idea è che potrebbe anche contribuire a ridurre l’infiammazione e i danni ai tessuti associati alla forma grave di Covid-19.
Il Comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) dell’Ema – riferisce l’ente regolatorio Ue – condurrà una valutazione accelerata dei dati presentati dall’azienda che commercializza Olumiant, compresi i risultati provenienti da due studi randomizzati di grandi dimensioni in pazienti ricoverati in ospedale con Covid-19, per raccomandare quanto prima l’eventuale autorizzazione dell’estensione di indicazione. Il parere del Chmp sarà quindi trasmesso alla Commissione europea, la quale adotterà una decisione finale giuridicamente vincolante e applicabile in tutti gli Stati membri dell’Ue. L’Ema renderà noto l’esito della valutazione, per cui è previsto un parere entro luglio, a meno che non siano necessarie informazioni supplementari.