di Margherita Lopes
L’isolamento dei lunghi mesi di lockdown ha innescato in molti giovanissimi una sorta di ossessione per la forma fisica. E se i maschi si ‘massacrano’ di sport, le femmine si auto-mettono a dieta tagliando le calorie. E’ quanto emerge da un sondaggio realizzato dall’Eurodap (Associazione europea disturbi da attacchi di panico) per l’Adnkronos Salute.
“Il periodo di quarantena ha inevitabilmente modificato i nostri ritmi e le nostre abitudini: c’è chi si è lasciato andare e chi, avendo maggiore tempo a disposizione, lo ha impiegato per dedicarsi alla propria linea. Ma soprattutto tra gli adolescenti, si è accentuata una vera e propria ossessione per la forma fisica”, spiega Eleonora Iacobelli psicoterapeuta presidente Eurodap e responsabile Trainer Bioequibrium.
I ragazzi sono maggiormente portati a fare sessioni di allenamento massacranti e a seguire diete iperproteiche per aumentare la massa muscolare, mentre le ragazze sembrano maggiormente propense a ricorrere a diete ipocaloriche al fine di esibire una esagerata magrezza.
Il 40% delle intervistate ammette di aver fatto o di star facendo una dieta rigida per mantenere una taglia XS o al massimo una S; stessa percentuale sul versante maschile, ma qui ci si focalizza sulla massa muscolare. I ragazzi, inoltre, seppur percependo il rischio di diete drastiche o allenamenti eccessivi, non ne tengono minimamente conto poiché la motivazione al raggiungimento di un’immaginaria perfezione è superiore. Nella maggior parte dei casi (67%), inoltre, i giovanissimi ammettono di non essersi rivolti ad un professionista per un piano alimentare adeguato o per un giusto allenamento, ma di aver ‘letto su internet’ o di ‘aver chiesto ad un amico/a’, cosa che ovviamente aumenta il rischio per la salute. E i genitori? Non sembrano essere al corrente delle intenzioni dei figli e, in parte, appaiono disattenti rispetto al problema.
Se poi appare evidente che nell’87% dei casi l’aspetto fisico è preponderante per la scelta di un eventuale partner, quindi essere magri e palestrati diventa una necessità, quasi un obbligo per i giovanissimi. “Il dato ancora più preoccupante è che quasi il 20% ammette di aver pensato ad un intervento chirurgico per migliorarsi”, aggiunge Iacobelli.
“È evidente che in questi ragazzi il disagio si esprime attraverso il cibo ed il corpo, che vengono utilizzati per attirare l’attenzione e sono indici dell’impossibilità di esprimersi in un altro modo”, dice l’esperta. Ecco, quindi, alcuni consigli rivolti ai genitori: 1) prestare attenzione ad eventuali cambiamenti di abitudini alimentari o sportive dei propri figli; 2) migliorare la comunicazione con i propri figli; 3) supportare l’autostima dei ragazzi cercando di valorizzare i successi e facendo critiche costruttive; 4) non sottovalutare la manifestazione di eventuali sintomi depressivi, il ritiro sociale o comportamenti ossessivi (es: conta delle calorie); 5) dare il buon esempio; 6) astenersi dal giudicare i ragazzi, ma cercare di comprenderli.