di Margherita Lopes 

Qualche specialista lo aveva previsto: dopo due mesi in quarantena torna a farsi largo l’esigenza di benessere e bellezza. Tra chi si vede stanca ed invecchiata e chi sente l’urgenza di un restyling, nel post lockdown sono tantissime le donne a tornare sul lettino del chirurgo: ritocchi e mini-ritocchi a viso e collo gli interventi più richiesti, tanto più che questa volta per nascondere bendaggi e punti di sutura ad accorrere in aiuto è proprio l’utilizzo della mascherina. “Moltissime donne stanno manifestando il desiderio di vedersi più giovani e belle, soprattutto dopo un periodo così faticoso dal punto di vista fisico e psichico come il lockdown”, spiega Daniele Spirito, chirurgo plastico di Roma e docente presso la cattedra di Chirurgia plastica dell’Università di Milano. 

“L’intervento più richiesto in assoluto è il minilifting composito, una procedura mininvasiva, che garantisce un ringiovanimento del viso di dieci anni, con recupero velocissimo e assenza di lividi, il che permette di non dover rinunciare ai ritrovati impegni sociali e di programmarne l’esecuzione perfino in estate”, assicura. Ma in cosa consiste l’intervento? “Il minilifting composito è un’innovativa tecnica di lifting facciale meno invasiva e più duratura di un lifting classico, con rischi di complicanze ridotti e un recupero più rapido – spiega Spirito, che ha introdotto in Italia il nuovo intervento di lifting composito, riducendo l’incisione e rendendola corta, quasi invisibile e molto sottile – Tre sono le zone interessate, il collo, la regione della guancia e lo zigomo. Si effettua una sola piccola incisione davanti al padiglione auricolare e si procede a uno scollamento di 5-6 cm del sottocute. Da qui si fa ingresso nei piani profondi, e si riposizionano i tessuti verso l’alto. La cicatrice è piccola, quasi invisibile”. 

“L’operazione viene eseguita in anestesia locale con sedazione e in regime di day hospital – prosegue l’esperto – L’intervento dura circa un’ora e il post operatorio è decisamente soft: 24 ore di bendaggio, quattro giorni di una speciale medicazione adesiva e dopo 7 giorni rimozione dei punti di sutura (quando ci sono) davanti l’orecchio”.  

Il risultato “è sorprendente – assicura Spirito – il viso, che tende a scendere per la forza di gravità e per l’assottigliamento delle ossa, appare più giovane anche di dieci anni. L’esposizione dei tessuti è minore, quindi meno punti, meno coagulazione, meno rischi di complicanze. Caratteristiche particolarmente confortanti, a maggior ragione in un momento particolare come quello che stiamo vivendo”.